Una tempesta nella mia vita (parte 3)

Spin-off di "non voglio rovinargli la vita" || Original LongFic || Sentimentale || Introspettivo || Comico-Drammatico || Erotico || Yaoi || Raiting Rosso ||

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    715
    Reputation
    +360
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Ecco la terza parte del mio racconto! Ancora una volta ho superato il numero di caratteri, yeah! Sono troppo prolissa a quanto pare D:

    Vi lascio i link delle prime 2 parti! Scusatemi, ma preferisco avere il topic nuovo e lasciare spazio ai commenti sotto che fare la ricerca matta e disperata tra di essi.

    Prima parte
    Seconda parte

    Buona lettura!

    PS ci saranno 2 capitoli extra! Quindi non vi lascio così u.u uno su Aki-Ara e uno su Seto-Hiro!

    PPS sono anche aperta alle idee.. Se mi dite cosa vi piacerebbe vedere di queste due coppie, io posso scrivere qualcosa su di loro!
    (non so se mi sono spiegata! Ma esempio se mi dite "Vorrei vedere quella fantasia di Hiroto-Seto gatto, potrei creare un capitolo apposito u.u)
    Fatemi sapere, anche perché non voglio lasciare questi personaggi per sempre, perché li amo un sacco!

    Capitolo 13

    -Pov Arashi-

    Appena Shiro, se n'è andato ho cominciato a pensare a quello che potrebbe accadere tra poco.
    Delle mille possibilità mi sono ridotto alle sole tre più probabili.
    Appena finito il turno andrò a casa di Akihito e con tutto il coraggio che mi resta in corpo, gli dichiarerò i miei sentimenti.
    Se lui non sarà in casa, lo aspetterò per tutto il tempo necessario. Ho anche chiesto questa sera e domani mattina liberi.
    Arrossisco pensando, che il motivo per cui mi servono. Nella visione ottimistica in cui mi ricambiasse, voglio dormire con lui, vorrei svegliarlo con un bacio mentre gli porto la colazione a letto e ovviamente fare anche altre cose.
    So che c'è una possibilità su tre che lui mi rifiuti, che mi dica per lui è sempre stato solo sesso, o che dopo che l'ho frainteso per l'ennesima volta, non è disposto a darmi nessuna possibilità.
    Io lo amo e devo esternare quello che ho dentro, perché ogni volta questi sentimenti sembrano straripare e io non riesco a essere lucido, razionale.
    Vivo nella costante paura di non essere abbastanza per lui, di essere solo un ragazzino e di non poterlo capire appieno; eppure desidero avere una possibilità, ma sono certo di averla?
    Se appena finito il mio turno, lui mi rifiutasse? Come dovrei comportarmi?
    Mi tormento ogni tanto con questi pensieri.
    Alla fine abita così vicino al mio posto di lavoro e potrei vederlo così spesso che il mio cuore non reggerebbe, non sarei in grado di accettarne le conseguenze, ne sono consapevole.
    D'altro canto, se anche ci fosse la minima possibilità di stare con lui e poterlo amare, la sfrutterei per lottare e cercare di intrufolarmi nel suo cuore.
    Anche se lui non mi ricambiasse mai, lo voglio avere egoisticamente tutto per me. Lui ha sempre vissuto amori non corrisposti e io sopporterò questo dolore, pur di renderlo felice, pur di averlo accanto.
    Sospiro.
    So che dovrei pensare positivo. Alla fine tra le mie opzioni, due sono altamente positive e una negativa. Insomma la statistica sta dalla mia parte.
    O mi ricambia, o mi rifiuta, o mi dà la possibilità di provarci e vedere come si evolve. Sarei felice nel 67% delle possibilità.
    Aggrotto la fronte, pensando che forse l'esame di probabilità che sto preparando, mi stia condizionando e non poco, ma in realtà tutto questo mi rincuora.
    Se andassi a casa di Akihito con la convinzione di essere rifiutato, forse non riuscirei nemmeno a dichiararmi. Voglio che capisca quanto siano profondi e reali i miei sentimenti.
    Voglio solo fermarlo e guardarlo negli occhi, mentre gli dico che ho capito di amarlo e che lo avevo capito fin dall'inizio, fin da quando mi sono dichiarato la prima volta. Sono certo che in quel momento non ero io a parlare, ma il mio cuore. Aveva intuito la situazione ancora prima del mio cervello e aveva per una volta preso il sopravvento sulle mie azioni.
    Quanto dolore mi sarei risparmiato se lo avessi compreso subito? Quanto avrei potuto essere felice assieme a lui?
    Sorrido, guardando una ragazza che sta comprando degli ingredienti per una torta.
    Forse potrei fargli dei dolci anche io, chissà quando compie gli anni.
    Arrossisco alla sola idea di sentirgli pronunciare il mio nome mentre mi ringrazia. L'idea che possa dirmi che mi ama, mi fa quasi svenire. Forse sto sognando troppo, mi sembra davvero di essere una ragazzina al suo primo amore.
    In effetti lo sono. Non mi sono mai innamorato in questo modo, anche se sono andato con delle ragazze, con lui ho avuto una prima volta diversa ed in qualche modo: perfetta.
    Custodirò quel ricordo per sempre, in qualunque modo andasse oggi. Il dolore che si mischiava al piacere, le mie lacrime che scendevano sul suo collo e il sapore ferroso del sangue sulla mia lingua, quando per sopportare tutto ho morso la sua spalla.
    Quel segno sicuramente gli sarà rimasto e forse potrebbe restare per molto tempo. Qualcosa di mio sul suo corpo, un memorandum della giornata passata assieme e che vorrei fosse la prima di tante.
    Avvampo alla sola idea.
    “Oggi mi sembri più felice del solito, hai trovato la ragazza?” mi chiede una signora che è una cliente abituale.
    Mi gratto la testa e abbasso lo sguardo
    “U-una specie”
    Non definirei Akihito: la mia ragazza. Al limite mi direbbe che io sarei la sua. Ridacchio, riflettendo sul fatto che ormai è dentro la mia testa.
    A volte mi sorprendo a pensare alle battute che farebbe, se mi vedesse fare determinate azioni.
    Ne sono sicuramente ossessionato, anche se non la trovo una cosa così fastidiosa.
    Essere innamorati è davvero bellissimo, sembra che ogni momento possa diventare perfetto grazie a quella persona ed è anche terribile perché sei davvero succube di questo sentimento che può anche far soffrire più di una pugnalata.
    Appena finisco il turno, mi sistemo alla bene e meglio.
    Forse dovrei andare a casa a fare una doccia e andare lì vestito di tutto punto.
    No, non posso aspettare ancora, non posso stare fermo con le mani in mano. Ogni secondo che io taccio, lo sento allontanarsi da me, come fossimo due zattere divise dalle correnti.
    Prendo un lungo respiro e cerco di andare all'appartamento di Akihito, senza agitarmi.
    Peccato che il mio corpo non sia d'accordo. Il cuore batte a mille e le gambe sembrano quasi sul punto di cedere, le mani poi sono diventate improvvisamente ghiacciate e tremano.
    “Calma, non è mica difficile, lo fanno tutti” mi sussurro, cercando di convincermi.
    Ogni volta che vedevo un anime in TV, ridevo sempre delle ragazze che spiegavano quanto fosse difficile esternare un sentimento che nel loro cuore era così trasparente. Ora mi do assolutamente dell'idiota per averlo anche solo pensato. È davvero improponibile riuscire a dichiararsi, soprattutto a una persona che ha 14 anni più di me e potrebbe anche ridere di me. Potrei morire nel caso accadesse.
    Arrivato alle scale che danno sul pianerottolo di casa sua, il mondo sembra quasi muoversi attorno a me. Non sembrano più solo una ventina di scalini, ma una montagna da scalare per poter raggiungere il paradiso o per lanciarsi verso l'inferno.
    Sono in completo panico.
    Mi appoggio con la schiena al muro adiacente.
    “Andrà male, lo so” coprendomi gli occhi con le mani.
    E se non volesse nemmeno aprirmi? Perché mi viene in mente solo ora questa opzione? Quale scusa inventerei per convincerlo?
    Forse è ancora a casa con Shiro, sarei in grado di dichiararmi con lui di fianco? Anche se quel ragazzo conosce i miei sentimenti, anche lui lotta per la stessa persona e forse mi ostacolerebbe.
    No, lui non è così. Sicuramente mi aiuterebbe, dopo quello che ha passato so solo che voglio anche io essergli amico.
    Respiro velocemente e mi dico
    “Fight, forza”
    Senza fermarmi, salgo, correndo, le scale. Arrivato alla sua porta, ho il fiatone.
    Suono, senza nemmeno riflettere. Se mi fermassi ora sarei finito.
    Attendo qualche secondo, ma nulla.
    Provo ancora e la risposta è la stessa: non è in casa.
    Appoggio l'orecchio alla porta per percepire qualche suono all'interno, forse vuole evitarmi.
    Mi stacco, sentendo qualcuno schiarirsi la voce.
    La vicina probabilmente, mi sta prendendo per pazzo, vedendomi in questa posizione assurda.
    Sorrido imbarazzato.
    “È uscito un'ora fa” mi spiega.
    Annuisco, avevo riflettuto sull'evenienza di una cosa simile e avevo anche preso la mia decisione.
    “Lo aspetterò qui” dico.
    “Mi sa che ci vorrà molto, di solito la domenica va al locale, non ti conviene andare lì?”
    Quello che devo dirgli è troppo personale per poterlo pronunciare in un locale affollato.
    Scuoto la testa “No, non si preoccupi, preferisco attenderlo qui.”
    Mi maledico mentalmente per non aver tenuto la sua chiave. Ora potrei attenderlo dentro casa senza prendere freddo.
    Anche se le temperature non sono così basse, di certo stando fermi si percepiscono meglio.
    Prendo il cellulare. Chissà a che ora arriverà. Mi stringo nella felpa che ho rubato a mio fratello, che mi copre quasi fino a metà coscia, ma che è davvero molto calda.
    Vorrei aver preso quella con cui ha dormito Akihito ieri pomeriggio. È irrazionale lo so, ma adesso potrei sentire il suo odore e farmi cullare dalla sensazione di essere abbracciato da esso.
    Mi sentirei amato, non mi sentirei solo.
    Mi accuccio davanti alla sua porta e per la prima volta, ho paura.
    Paura di perderlo, come potrei stare senza di lui?
    Sarei davvero disposto ad accettare un suo rifiuto senza lottare?
    Secondo Shiro lui mi ama, ma non ne è consapevole. Se si sbagliasse?
    Vorrei avere la fiducia che ha Akihito per tutte le cose, lui sa davvero quello che vuole e può ottenerlo facilmente.
    Sa di certo che effetto ha sulle persone, conosce anche il modo per conquistarle, come ha fatto con me. Il mio corpo reagiva a ogni suo stimolo e mi portava verso la direzione che aveva tracciato per me.
    Se per lui fosse solo attrazione sessuale?
    Vedendo Shiro, potrei essere il suo tipo, eppure qual è la differenza tra me e gli altri? Come posso essere speciale per lui? Cosa posso fare per distinguermi dalle persone che lo hanno ferito?
    Io lo amo. Di certo questo mi rende diverso da tutti quelli che si facevano coccolare dai suoi sentimenti, senza mai ricambiarlo. Lo hanno sfruttato per lenire la loro solitudine, togliendogli ogni volta una parte di cuore.
    Io sono disposto a donargli tutto me stesso pur di avere una possibilità.
    Il tempo scorre lento, non ho amici con cui parlare, non so nemmeno come raggiungere Akihito, visto che non ci siamo scambiati i contatti.
    Mi stringo ancora di più le gambe al petto, sperando che lui arrivi presto, sperando di avere la forza per parlagli.
    Osservo, con la testa sulle ginocchia, l'ultimo flebile sole che mi sfiora le guance, i colori sono così vividi e mi danno speranza. Forse non tutto è perduto, se posso ammirare una tale bellezza.
    Sento dei passi giungere dalle scale. Ho quasi perso la speranza, ma quando mi giro, lo vedo.
    Il mio cuore è quasi sul punto di esplodere. Mi alzo di scatto, con la mano mi sistemo la felpa, voglio fare buona impressione dopotutto.
    Sono talmente agitato che non riesco a sorridere anche se sono così felice. Sembra stanco e quando si accorge di me, sembra quasi preso dal panico. Non riesco a capire se è infastidito dalla mia presenza oppure no e questo mi blocca un po'.
    Stringo il pugno e mi faccio coraggio.
    “Dobbiamo parlare, devi sapere una cosa.”
    Forse è un po' troppo formale, ma il mio cervello sembra andato in black-out. Cosa dovrei dirgli per fare in modo che mi ascolti?
    La sua espressione non cambia, sembra riflettere su quello che sta per succedere. Forse pensa che lo sto per lasciare, ho sbagliato la scelta della parole. Che devo fare adesso?
    Akihito, mi supera e mi evita completamente.
    Come se nemmeno fossi lì, come se non esistessi nemmeno.
    Questo atteggiamento mi irrita, perché si comporta in questo modo?
    Lo fermo mentre sta per aprire la porta
    “Hai sentito cosa ho detto?”
    Quello che vedo quasi mi fa paura, sta sbuffando. Lo irrita così tanto la mia presenza? Sono solo un peso per lui? Trattengo a stento le lacrime.
    “Cos'è, vuoi un secondo round?”
    Lo sguardo è sempre lo stesso, carico di sensualità. Quello che più di una volta mi ha diretto quando voleva farmi intendere che voleva qualcosa di più, quello che mi ha conquistato. Sono confuso però, non sono lì per quel motivo e non so perché stia insinuando questo.
    Mi allontano da lui sbigottito. Ho immaginato di farlo con lui, ma sarebbe stata una conseguenza dei miei sentimenti per lui. Vuole ferirmi con le sue parole e io sono troppo shockato per poter rispondere.
    “Sai perché oggi non penso di riuscire più, ho appena finito una sessione molto intesa con un mio amante.”
    Un suo amante. È stato con un altro. È tutta colpa mia. Aveva promesso che sarei stato l'unico e io non gli ho creduto e mi ha dimostrato di non aver bisogno di me.
    Non voglio piangere, sono io che non posso vivere senza lui, sono io che non ho bisogno di nessun altro.
    Appena mi accarezza la guancia, mi sento risollevato da questo contatto. Lo guardo negli occhi, ma le parole che mi giungono alle orecchie fanno ancora più male.
    “Ma se proprio sei interessato, possiamo fare domani”.
    Sono solo una puttana con cui fare sesso, per lui? Sono scambiabile con chiunque. Le lacrime mi scendono copiose e io vorrei solo morire.
    Non sono riuscito a dirgli nemmeno una parola, non sono nemmeno riuscito a fargli capire nulla.
    Mi sento così inutile e pieno di tristezza.
    Potrei sopportare di vivere così per sempre? Avere solo contatti fisici con lui, senza mai essere ricambiato?
    Mi appoggio alla porta e sussurro tra i singhiozzi
    “Akihito, v-verrò domani allora”.
    Anche così lo desidero ancora. L'unica persona che mi abbia mai consolato dalle lacrime, l'unica persona che mi ha dato la forza di andare avanti. Adesso devo essere io forte e cercare di ricambiare il favore.
    Corro a casa.
    Avevo immaginato diversa la serata che mi si prospettava.
    Il silenzio che c'è nella mia abitazione è quasi rincuorante, non devo spiegare come mai non sono andato al lavoro, non devo spiegare come mai piango.
    Prendo dal secchio della biancheria, la felpa che avevo dato ad Akihito.
    La porto con me nel letto, lo stesso letto che ha assistito al nostro amplesso, in modo così dolce.
    Se fosse stato solo carnale per lui, non mi avrebbe trattato così gentilmente, non mi avrebbe raccontato così tanto di sé.
    La colpa per il suo distacco è solo mia, gli ho detto cose orribili senza nemmeno aspettare una sua spiegazione e l'ho ferito.
    Non voglio che lui mi odi, non voglio non contare nulla per lui.
    Devo fargli capire che io mi fido di lui, non importa quanti uomini userà per alleviare le sue frustrazioni, io sarò sempre lì ad attenderlo e sarò felice anche solo vedendolo tornare da me.
    Abbraccio quel pezzo di stoffa e mi addormento tra le lacrime.
    Appena mi sveglio, la testa mi fa un po' male, forse per aver pianto così tanto, forse perché ho dormito poco.
    Raggiungo il bagno e vedendomi allo specchio, ho un aspetto orribile.
    A mente lucida, ho capito che devo smettere di commiserarmi, anche se la colpa è mia, anche se lui mi dovesse odiare. Dovevo farmi forza e urlargli quello che provo. Ieri mi sono lasciato spaventare dal suo comportamento freddo, ma non capiterà di nuovo, anche se dovessi obbligarlo a farmi ascoltare.
    Entro nella doccia e anche se l'acqua è calda, io sento freddo. Un freddo che mi penetra le ossa, sono consapevole di non avere speranze con lui. È così perfetto in confronto a me.
    Quando l'ho visto completamente nudo ho visto la differenza che si interpone tra noi, ho visto quanto quel suo corpo perfetto fosse sensuale e volevo essere suo.
    Veniamo anche da due generazioni diverse, lui è così maturo e consapevole di sé. Mentre io voglio aggrapparmi alle persone per sentirmi amato.
    Volevo essere intraprendente e mostrargli che ero alla sua altezza. Pensavo che se avessi scelto io di stare sopra, mi avrebbe capito. Avrebbe compreso quanto erano serie le mie intenzioni con lui.
    Ho accettato il dolore, ho accettato il piacere, anche se era lui a guidarmi e non io.
    Adesso mi ritrovo in bilico su un confine, che speravo di non conoscere.
    Non avevo pensato seriamente che lui potesse anche andare con altre persone, quando avevo sentito “Lo sarai”, avevo pensato che almeno il suo corpo mi appartenesse, di essere il suo unico amante.
    Ora come ora, non sono certo se mi consideri uno dei tanti.
    Mi sistemo e mi vesto.
    Sono abbastanza agitato, ma ho fatto una promessa a me stesso e ad Akihito: oggi sarei tornato da lui.
    Osservo l'ora, le 10. Probabilmente è presto, probabilmente lo disturberò.
    Eppure le pareti della mia casa, iniziano a farmi soffocare. Voglio uscire e riprovare, anche se questo mi causerà del dolore.
    Arrivato a casa sua, sono quasi sul punto di rinunciare. Ho così tanti ricordi legati a questo posto e quasi tutti non troppo allegri, ma tutti legati ad un'unica persona.
    Prendo fiato e suono il campanello.
    Sento qualcuno raggiungere la porta, mi allontano dallo spioncino.
    Se mi vedesse, sicuramente non mi aprirebbe e io non desidero questo.
    Contrariamente alle mie previsioni, lo sento allontanarsi.
    Perché non apre? Perché non cerca di capire di chi si tratta?
    Inizio a battere sulla porta.
    “Sono Arashi, ti prego aprimi” sono disperato e lo sto supplicando di darmi almeno questa possibilità.
    “Cosa vuoi?” la sua voce attraverso la porta è così fredda e senza intonazione.
    Sono una persona così indesiderata?
    Mi si spezza al cuore, ma so che l'unico modo per farmi entrare è pronunciare quelle parole che mi facciano sembrare tutt'altro che innamorato.
    “A-avevi detto che se venivo oggi, a-avrei avuto il s-secondo round”
    Mi stringo la mano al petto. Fa così male sentirsi usati, fa così male essere accettati solo quando c'è di mezzo il sesso.
    Anche così la porta non si apre, è fermo davanti ad essa. Sta riflettendo sulla mia proposta e sul da farsi.
    Appena sento scattare la serratura, il mio cuore sembra sollevato, anche se ho usato un espediente, non devo desistere e raggiungere il mio scopo.
    Entro in casa sua. L'odore di lui è così intenso da non aver nulla a che fare con quella felpa che ho abbracciato sta notte.
    “Arashi, io..”
    Lo spintono forte, in modo tale da fargli perdere l'equilibrio. Appena cade con la schiena a terra, lo vedo fare una piccola smorfia di dolore.
    Mi guarda stranito.
    Gli salto addosso e mi metto a cavalcioni su di lui.
    Non riesco a guardarlo negli occhi.
    “Cosa vuoi fare?” chiede stupito.
    “Ti amo” ecco l'ho detto, ho finalmente pronunciato quelle parole. Ne sento tutto il peso addosso, sembra come se invece di essermene liberato esso siano lì a colpirmi e buttarmi giù.
    “Cosa?” chiede scuotendo la testa e alzandosi leggermente da terra.
    “Io ti amo, ti amo davvero” le lacrime fanno capolino, ma stringo i pugni sulla maglietta di Akihito per trattenerle.
    Lo sento ridere e scuotere la testa.
    Questo è quasi simile a un pugno in faccia. È così divertente quello che con così tanta fatica ho pronunciato?
    “Forse confondi un po' le cose, ragazzino. Quello che provi è ammirazione, stai disperatamente cercando una figura paterna e quindi pensi che se non facessi così, mi perderesti” mi accarezza la testa “io ci sarò lo stesso, non devi sforzarti a essere ciò che non sei”
    Mi sorride, ma quello che vedo è solo dolore. La mia vista quasi si appanna. Non crede nei miei sentimenti. Mi ritiene solo un mocciosetto a cui piace giocare a dichiararsi. Ammetto che è colpa mia se crede una cosa simile, eppure è lacerante la sensazione di non essere capiti. Ora comprendo come si deve essere capito quando io lo fraintendevo.
    Secondo lui, io non mi sforzo di essere quello che non sono. In realtà, non mi conosco così bene da saperlo esattamente. So solo una cosa: lo amo e voglio appartenergli.
    Non mi amerà mai, ne sono consapevole, ma voglio che capisca che quello che provo non è rispetto.
    Con le mani che tremano, mi tolgo la maglia e rimango a torso nudo davanti a lui.
    “Io non voglio un padre, voglio un amante, voglio fare con te cose che non farei con nessun altro. Voglio baciarti, voglio...” deglutisco e forse sto davvero arrossendo “voglio f-fare sesso con te. Quindi usami, usami anche solo per soddisfare le tue fantasie. Io sono disposto a non essere corrisposto da te, ma fidati dei miei sentimenti. Ti prego.”
    I miei battiti sembrano quasi rimbombare all'interno dell'intera casa, mi sono umiliato fino al punto di supplicarlo di usarmi per il sesso, pur di stare assieme a lui.
    “Dimostramelo” mi sorride malizioso.
    “C-cosa?” con voce tremante.
    “Se vuoi essere usato da me, se è vero che vuoi farlo. Dimostramelo.”
    Come dovrei fare? Non sono pratico del sesso tra uomini.
    Forse vuole che io lo faccia godere, ma non ho nemmeno idea di come fare.
    “Farò tutto quello che vuoi” abbasso lo sguardo e prendo la sua mano e la appoggio sul mio petto.
    Voglio avere un contatto con lui, sentire le sue mani addosso che mi sfiorando.
    Ribalta immediatamente le nostre posizioni.
    “Qualunque cosa?”
    Il pavimento freddo mi fa rabbrividire e mi dona un po' di lucidità. Osservo i suoi capelli neri cadermi addosso e mi inebrio del suo odore forte e intenso.
    Annuisco.
    Si alza e si allontana da me.
    Mi sento immediatamente nudo in quel soggiorno che ho già avuto il tempo di conoscere, sento il vuoto dato dalla sua assenza.
    Torna da me con in mano un tubetto di lubrificante e dei preservativi.
    Stiamo per farlo. Era ciò che volevo, eppure sembra così squallido e diverso da come lo avevo immaginato. Non importa però, devo essere forte, devo resistere alla voglia di essere ricambiato perché quello che sta facendo è un chiaro segnale. Lui mi userà e basta.
    Mi avvicino
    “P-puoi farlo senza. Tu sarai l'unico per me, v-voglio sentirti”
    So che è contro ogni logica, so che un piccolo strato di lattice non fa differenza, ma voglio avere un contatto diretto con lui. Sto andando contro anche ogni monito sul sesso protetto, eppure voglio farlo, voglio essere completamente suo.
    Sorride e butta i preservativi per terra.
    Subito si abbassa su di me, per darmi un bacio passionale e privo di ogni dolcezza. Sono ammaliato da lui e su di me questo ha già un effetto evidente. Le nostre lingue si sfiorano e sento finalmente la sua saliva. Il sapore del caffè si mescola con tutti gli altri sapori e io voglio di più.
    Poso la mia mano sul cavallo dei suoi pantaloni, sono sollevato nel constatare che anche per lui sia la stessa cosa. Lo sento ringhiare sulle mie labbra.
    Sono agitato.
    Per dimostrare che lo voglio, forse dovrei fare qualcosa che nessun uomo farebbe a un altro se non perché lo desidera.
    Non so come fare eppure mi abbasso in ginocchio davanti a lui.
    “C-cosa?” sembra sorpreso dalla mia intraprendenza.
    Con le mani che tremano libero la sua erezione e la avvolgo con la mano.
    È sempre stato così grande? Davvero questa cosa è riuscita ad entrare dentro di me?
    Con la lingua ne sfioro la punta
    “Oddio” sussurra incredulo.
    Lecco lentamente la parte superiore, scendendo poi lungo l'asta. Lo starò facendo bene?
    Torno di nuovo al punto di partenza e con le labbra ne accarezzo la punta e lentamente schiudo la bocca per poterlo accogliere al suo interno.
    Con la lingua ne saggio il sapore forte di uomo. È quasi inebriante trovarmi in questa posizione e questo ha effetto sul mio basso ventre.
    Ansima e mi infila la mano tra i capelli.
    Scendo il più possibile, anche se non sono in grado di arrivare fino alla base.
    Mi muovo sulla sua asta, cercando di dargli il massimo del piacere.
    Anche se la mascella mi fa male, continuo a muovermi sempre più velocemente, succhiando e leccandone l'asta, aiutandomi con le mani.
    Sento la saliva lambirmi le guance e non riesco assolutamente a guardalo.
    Che espressione starà facendo in questo momento? Sarà in piena estasi o non sono abbastanza bravo per farlo godere?
    Osservo la linea dei suoi addominali e li trovo così perfetti.
    Continuo a muovermi su di lui, mentre le sue mani mi danno il ritmo per poter continuare, per far sì che lui arrivi al limite.
    Sono sorpreso di sentirlo ingrossarsi dentro la mia bocca, preso dall'orgasmo. Il suo seme nella mia bocca ha una strana consistenza a cui non sono abituato, ma lo trovo maledettamente erotico. Questo suo piacere mi appartiene e lo ingoio senza parlare, mentre toglie le sue mani dalla mia nuca e io torno finalmente a respirare. Mi asciugo con il dorso della mano il lato della bocca.
    “L'hai davvero..” chiede appena si riprende.
    Annuisco, anche se ancora non riesco a guardarlo negli occhi. Mi crederà ora?
    Si avvicina al mio viso e mi obbliga a incrociare i nostri sguardi.
    Quasi perdo un battito, vedendo quelle pupille ancora dilatate per l'orgasmo che gli ho provocato.
    “Grazie al tuo lavoro, non ci sarà bisogno del lubrificante”
    Arrossisco. Come può dire una cosa simile con una faccia così sexy?
    Mi alzo, la mia erezione è evidente. Provo a nasconderla con le mani, ma non sembra essere sfuggita ad Akihito, che mi raggiunge.
    Mi toglie le mani e con due dita la accarezza da sopra i pantaloni. Al mio orecchio sussurra “Ti eccita anche farmi questo?”
    Vorrei dirgli che tutto di lui lo fa, che sono suo sia nel corpo che nello spirito, che sono disposto a fare di tutto per lui, ma questa sua malizia mi immobilizza.
    Mi spinge sul divano. Nemmeno mi ero accorto di averlo dietro di me. È abbastanza grande da potermici sdraiare senza problemi. Con un gesto veloce mi toglie i pantaloni.
    Sono nudo davanti a lui. Il suo sguardo mi scruta e mi sembra davvero di essere una piccola bestiolina inerme di fronte al suo cacciatore.
    Si mette tra le mie gambe. Mi bacia il collo e con le dita mi pizzica i capezzoli, che immediatamente diventano turgidi al suo tocco.
    Non credevo che essere sfiorato in quel punto potesse farmi gemere in questa maniera, ma non riesco a trattenermi, mentre mi tortura anche l'altro con la bocca.
    “Sei sensibile qui”.
    Non importa più nulla. Non importa quante persone si possa fare, non importa quanto conti per lui. Ora lui è mio e io sono suo.
    Gemo e quando sento le sue dita penetrarmi, sono in estasi.
    Riesce a toccare tutti i punti giusti, tutti quelli che mi fanno godere. Vengo travolto dall'orgasmo. Le mie gambe tremano nel sentirlo ancora muoversi dentro di me.
    “M-mettimelo dentro, ti prego” sussurro.
    Voglio di più voglio sentire tutto di lui.
    “Ma non sei ancora pronto” risponde preoccupato.
    Non importa se ci sarà del dolore, questo mi servirà per ricordarmi che in realtà anche se è tutto così perfetto, non mi ricambierà mai.
    Voglio solo averlo dentro di me e sentire l'eternità, sentire le scosse elettriche che ti dona essere un tutt'uno con la persona che ami.
    Lo cingo con le gambe e avvicino la sua erezione al mio sedere.
    Non servono altre spiegazioni, lo sento entrare dentro di me.
    Lo fa lentamente in modo da farmi abituare. Anche se il dolore c'è è talmente leggero che sento solo piacere.
    Appena è entrato tutto, gli metto le braccia al collo e lo bacio.
    Siamo una cosa sola. Io e lui, in questa stanza che potrebbe aver sentito molti altri gemere prima di me, su questo divano che deve aver assistito a molti incontri con molti amanti.
    Eppure ora ci sono io e non ho intenzione di lasciarlo andare. Vengo travolto dall'orgasmo, mentre riversa in me il suo piacere.
    Le lacrime ancora una volta mi tradiscono
    “Ti amo” devo dirlo, anche se questo lo allontanerà, anche se questo rende tutto questo più penoso.
    Mi bacia dolcemente ed esce da me.
    Sento una sensazione di vuoto pervadermi. Anche se siamo stati uniti qualche istante prima, lui non mi appartiene.
    “Sei sicuro?” chiede accarezzandomi la guancia con il naso.
    “Ti amo davvero, non c'è nulla che io sappia meglio di questo”.
    È la verità, non ho nessun punto fisso nella mia vita, se non Akihito. Da quando è entrato a far parte della mia esistenza, ha invaso il mio essere e ora posso essere solo quello che lui vorrà che io sia.
    “Non posso vivere senza di te”, aggiungo.
    Sento quel noto liquido caldo scendermi sulle guance. Lo allontano per non sembrare ancora più patetico di quello che in realtà mi sento.
    Mi alzo e prendo i pantaloni, sono troppo sconvolto per poter continuare, sono troppo demoralizzato per poterlo guardare negli occhi.
    Mi abbraccia da dietro. La stoffa della sua maglia contro la mia schiena, le sue braccia attorno al mio collo.
    “Già te ne vuoi andare? Hai detto che potevo usarti per fare sesso”
    Chiudo gli occhi e cerco di non farmi colpire da tutto il dolore che queste parole mi causano. Sono solo un mero oggetto e l'ho voluto io.
    “H-hai ragione” riesco solo a replicare.
    Lascerò che faccia di me quello che vuole, perché è solo questo che otterrò da lui.
    “Che poi, visto che ti amo anche io, sarebbe più giusto dire: fare l'amore, no?”
    Mi blocco un secondo.
    Mi volto verso di lui, stupito.
    “C-cosa hai..?” non finisco la frase che mi bacia con infinita dolcezza, mentre con la mano sulla schiena trae a sé.
    “Ti amo, non esiste nessuno se non te” risponde appena ci stacchiamo.
    “M-ma ieri sera..” mi incupisco pensando che sia stato con un altro.
    “Se non è con te nemmeno mi viene duro, sono stato solo da un amico. Ti appartengo anima e corpo”
    Crollo sulle mie gambe sentendo quelle parole. Tutta la tensione, tutto lo stress di ieri è appena stato liberato e io non riesco a replicare.
    “Arashi stai bene?” chiede preoccupato, abbassandosi verso di me.
    Forse è solo un sogno, forse ancora mi sta prendendo in giro come fa di solito.
    “È uno scherzo? Se lo è, mi arrabbierò” prendendolo per il colletto della maglia.
    Mi lecca il lato della bocca sensualmente
    “Se ti arrabbi come prima, potrei scherzare davvero molto di più. Eri così voglioso”
    Arrossisco e lo spintono.
    Cade a sedere, ridendo. Sono così innamorato di quella sua risata, di quei suoi lineamenti rilassati.
    Mi metto a cavalcioni su di lui “Quando comincia il terzo round?” sornione.
    La sua mano mi accarezza il sedere e ne sfiora l'apertura ancora umida dei suoi umori.
    “Sono sempre pronto” mentre la sue erezione preme per entrare dentro di me.
    “Ti amo” sussurro mentre lecco il suo orecchio.
    “Anche io” risponde, penetrandomi dolcemente.
    È di nuovo mio e lo sarà per sempre.


    Bonus immagine:


    Epilogo

    -Pov Akihito-

    Due settimane. Sembrano passate così velocemente che ancora non capisco se questa sia la realtà.
    Qualcuno mi ricambia e mi ama per quello che sono. Anche se non è tutto rose e fiori. Arashi è davvero gelosissimo, a parte Shiro, odia incondizionatamente tutti i miei vecchi amanti.
    Quando l'ho presentato a Kira, mi ha quasi linciato per avergli omesso il fatto che abbiamo avuto qualche avventura sessuale. Ho dovuto perfino cambiare letto, perché non voleva farlo su un materasso che avevano toccato altri e perché voleva che ne avessi uno che fosse solo nostro.
    Lo abbiamo fatto in ogni angolo della mia casa. Ammetto che sono abbastanza un tipo abitudinario e l'ho sempre fatto sul letto anche se in modi fantasiosi, mentre ora anche guardare il tavolo della cucina, mi ispira pensieri impuri.
    Mi sento amato, anche se forse sono un po' impaurito dalla sua insicurezza che sfocia in piccole sfuriate in cui piange a dirotto, oppure mi lancia oggetti, per fortuna mai nulla di diverso da cuscini o liquidi.
    Se non lo coccolo abbastanza e non lo stringo a me, a volte sembra che si senta perso. Capisco perfettamente quello che prova, anche io non capisco alcuni suoi atteggiamenti, ma mi basta guardare quei suoi profondi occhi verdi per riprendere in mano la situazione. Devo essere forte anche per lui e sostenerlo in ogni sua scelta, anche se un giorno dovesse stancarsi di me e abbandonarmi. Sono preparato a questa evenienza, ma voglio vivere ogni attimo con lui, perché sono i momenti più preziosi che io abbia mai vissuto.
    Soprattutto la sera. Forse sarà la sua giovane età, ma a volte non capisco chi conduce chi. Si spoglia su di me e mi cavalca in modo così sensuale da farmi perdere il fiato.
    Sono così preso da lui, che non sono riuscito a trattenermi nemmeno un po'. Anche se mi manca, sono contento che abbiamo dovuto avere una pausa forzata. Infatti sono stato preso dai lavori di ristrutturazione del locale e questo darà il tempo di riprendersi ad Arashi. Non voglio che si sforzi inutilmente per soddisfarmi, anche se lo vorrei in ogni momento, capisco quanto sia per lui stancante dormire ogni notte da me.
    Chissà se sarebbe felice se gli chiedessi di convivere.
    Scuoto la testa e osservo il mio locale, finalmente è perfetto.
    Ho fatto cambiare il marmo al bancone ed ora è laccato rosso scuro, come l'ho sempre voluto. È sempre stato a pianta semi circolare. Dietro si trovano dei ripiani in vetro con tutte le bottiglie di alcolici, riordinate da Hiroto secondo un suo schema mentale.
    Ho fatto sollevare il pavimento affinché lui fosse in una posizione rialzata rispetto i clienti ed è anche più comodo visto che non è molto alto.
    Da tempo avevo deciso di far chiudere una delle uscite laterali e creare tramite un separé una zona dedicata alla cassa.
    I motivi sono diversi. Di certo il fatto che distacca molto questa zona dalla parte affianco, facendo capire ai clienti dove andare senza richiedere il conto ai poveri baristi. Poi ho sempre odiato il passaggio alle mie spalle di vassoi pieni di drink, che puntualmente a giorni alterni, mi cadevano addosso rendendomi appiccicaticcio. Per quanto fosse intrigante, nel periodo in cui stavo con Hiroto, vederlo impazzire e leccarmi con perizia, ora come ora, non trovo sensato farmi trovare dai clienti con T-shirt improponibili con scritte che inneggiano al bere birra allegramente.
    Mi sono anche comprato uno sgabello, visto che di solito attendevo i clienti in piedi.
    C'è anche un piccolo tavolino sotto il piano cassa, dove posso appoggiare il cellulare e il tablet per distrarmi nei momenti di calma piatta.
    Sono davvero soddisfatto, nulla poteva andare meglio di così.
    Hiroto arriva al locale e interrompe il flusso dei miei pensieri.
    “Wow, ma così è perfetto!”
    Sorrido e gli accarezzo la testa.
    “Vieni a vedere, ho anche fatto installare quei cassetti che mi avevi chiesto per i tuoi strumenti”
    Mi spintona leggermente e vedo i suoi occhi illuminarsi, mentre osserva tutte le migliorie.
    “Ma questo spartiacque? Lo hai fatto apposta perché almeno non posso riprenderti mentre giochi con il tablet durante il turno?”
    Rido, gli è bastato poco per trovare una delle ragioni.
    “Beccato, anche se direi che potrei ospitarci qualche bel ragazzo qua sotto, per distrarmi in altri modi”
    Alzo un sopracciglio in modo malizioso.
    “S-sei il solito pervertito” sussurra, mentre si allontana arrossendo.
    Non cambierà mai, timido e impacciato quando si tratta di sesso. Quando è tornato dalla vacanza, ho capito che tra lui e Seto era successo qualcosa di molto bello e anche molto imbarazzante, visto che non riusciva a guardarmi negli occhi. È stato bello stuzzicarlo in quel periodo. Qualunque cosa facessi, lui saltava come se avessi toccato un nervo scoperto.
    Controllo l'orario. Sicuramente Seto deve essere arrivato, ormai mi sono abituato a farlo entrare prima dell'apertura. È un bravo ragazzo e sono certo che tratta il mio piccolo barman nel modo migliore, quindi a parte quando mi diverto a stuzzicarli, sono il primo ad appoggiarli e ad aiutarli quando hanno bisogno di tempo libero.
    Appena mi avvicino alla porta, sento due voci parlare
    “Sono Seto”
    “Arashi”
    Oddio come mai è qui? Sono felice, non vedevo l'ora di rivedere quel faccino furbo e toccare quella sua pelle morbida, anche se non potrò fare nulla di strano fino a stasera.
    Apro la porta sorridendo.
    “Cosa sto vedendo Seto-kun?” lo stuzzico un po' sapendo che questo lo può mettere in imbarazzo.
    “N-non è come sembra?” alzando le mani.
    Arashi mi guarda senza capire e fa strane espressioni. Gli faccio intendere che poi gli spiegherò, anche se forse dovrei omettere il fatto che ho passato gli ultimi tre anni ad amare il ragazzo di colui che sto burlando.
    Li faccio entrare.
    Si siedono al nuovo bancone.
    “Fantastico, non credevo che sarebbe migliorato così, solo con le poche modifiche fatte” esclama Seto stupito.
    “Perché prima era così male?” chiedo guardandolo torvo.
    Sospira
    “Non attacca” esasperato.
    Mi metto a guardare Arashi.
    I capelli gli scendono sul viso e lo incorniciano perfettamente, era così bello anche prima? Mi sembra impossibile che mi appartenga.
    Senza farmi sentire dagli altri chiedo
    “Ti sono mancato tanto da venire fino a qui?”
    Annuisce imbarazzato.
    “Oggi non è una giornata impegnata, quindi magari posso uscire prima, ok?” dolcemente, accarezzando la sua mano appoggiata sul bancone.
    Vorrei tanto baciarlo, ma non posso.
    Non che me ne vergogni, anzi, ma non so come potrebbe prenderla lui. Probabilmente gli darebbe fastidio. In realtà non abbiamo mai discusso su questo argomento. A parte Kira e Shiro, nessuno sa di noi. Forse ancora non è pronto per farlo sapere a nessuno. Dice sempre di non avere amici con cui parlarne, ha un buon rapporto con suo fratello a cui non vuole ancora far sapere nulla, perché ha un complesso verso di lui e non vuole che mi faccia il terzo grado. Sua madre invece, beh quella è tutt'altra storie e non vuole deluderla rivelando di essere gay. Anche se mi ha rassicurato che stare con me è la cosa più bella che gli sia mai capitata e che non lo rimpiangerà mai. Vorrei credergli, ma a volte sono troppo pessimista. Forse a causa delle mie delusioni passate. Eppure quando quei suoi occhi si incastrano nei miei, io non riesco a smettere di sperare che tra noi sarà per sempre.
    Per quanto riguarda me, beh la maggior parte dei miei amici sono stati miei amanti e lui diventa geloso e possessivo.
    Mi ha spiegato che per lui è doloroso sapere che io ho avuto così tanti amanti, perché ha sempre paura che un giorno io possa tradirlo perché non si sente abbastanza per me. Quando me lo ha detto l'ho abbracciato forte e l'ho rassicurato che nella mia vita nessuno è come lui. Come potrei anche solo pensare di andare con un'altra persona? Anche il mio corpo desidera solo lui, non riesco a far a meno di volerlo possedere.
    Sorrido e vado a sistemare alcune cose prima dell'apertura.
    Mentre torno, senza accorgermene, vado a sbattere contro Hiroto che aveva in mano un cocktail.
    Cado sopra di lui.
    Ha delle gocce di alcool sulla guancia, con il pollice le tolgo e senza riflettere la porto alla bocca.
    “Era buono direi” sorridendo malizioso.
    Vedo avvampare il mio piccolo barman. Strabuzzo gli occhi, osservo la nostra posizione. Sono inginocchiato tra le sue gambe. Ho agito senza riflettere ancora una volta, abituato come sono a volerlo stuzzicare.
    Seto sbatte il pugno sul bancone, ma in questo momento non è lui a preoccuparmi.
    Osservo Arashi incupirsi.
    “Ti sei scopato anche lui?” urla senza pensare.
    Deglutisco. Ci risiamo, adesso potrebbe fare una scenata assurda, ma me la meriterei. Volevo evitare che lo sapesse in questo modo. Mi alzo di scatto.
    Sia Hiroto che il suo ragazzo, sono sbigottiti dalle parole uscite dal più piccolo.
    Cerco di raggiungerlo
    “Senti posso spiegare, è stato tanto tempo fa”
    Sento alle mie spalle ridere Seto, si sta per vendicare per tutte le angherie subite, ma non posso permettergli di fare una cosa simile, non con lui, non con la persona che amo.
    “Perché ridi?” Arashi si alza e cerca di raggiungere colui che mi ha schernito.
    Lo prendo di peso, mentre si divincola e urla
    “Mettimi giù”
    Lo porto nel retro, lo poso a terra e subito mi salta addosso, prendendomi la maglia.
    “Per quanto tempo sei stato con lui?” ha le lacrime agli occhi. Sicuramente si sente tradito per non averlo saputo, sicuramente vorrebbe non dover lottare contro una persona che vedo tutti i giorni a lavoro.
    Lo trovo così dolce, mi sento davvero amato da lui, anche se esagera nelle sue reazioni, capisco che questa impulsività rende reali i sentimenti che prova per me. Lo porta a non ragionare razionalmente e ad agire prima di pensare.
    Lo abbraccio forte
    “Ti amo” mentre bacio la sua fronte.
    “Non mi hai risposto, io..” lo interrompo per far coincidere le nostre labbra. Insinuo tra di esse la mia lingua e finalmente le nostre salive si mescolano.
    Non vedevo l'ora di toccarlo. Anche se sono stati solo pochi giorni senza di lui, mi è mancato con ogni fibra del mio corpo. Ed esso reagisce eccitandosi, ma in questo momento non posso arrivare fino in fondo e devo trattenermi.
    Mi stacco ansimante
    “Hiroto e quel ragazzo, Seto stanno insieme. Se guardavi bene hanno anche l'anello al dito. Lui non mi ha mai amato, anche se io pensavo di amarlo. Ma sai cosa? Quando ti ho conosciuto, ho capito che non ho provato nulla per lui. In confronto all'amore che provo per te, quella era solo una cotta estiva. Sono tuo davvero”
    Lo vedo tornare a sorridere.
    “Me la pagherai comunque”. Ha un senso sadico e allo stesso tempo erotico di vendicarsi, l'ultima volta ha deciso di cucinare con solo il grembiule addosso e mi ha obbligato a non toccarlo per ore. Avevo un'erezione ingestibile e dolorante data dal solo vederlo con quella mise. Quando poi sono arrivato al limite della sopportazione, l'ho preso e l'ho sbattuto sul tavolo della cucina.
    Ho rischiato di venire solo penetrandolo.
    Quando poi è imbarazzato, diventa così stretto che potrei davvero morire dal piacere.
    Sfioro il cavallo dei suoi pantaloni, anche lui mi desidera. Maledico il fatto di dover lavorare, maledico il fatto che non posso prenderlo qui e ora.
    Infilo la mano dentro la sua tuta, una scelta azzeccata direi per fare cose sconce con facilità. Prendo il suo membro e lo avvolgo con la mano, muovendomi lentamente.
    È già bagnato e fremente.
    “A-Akihito” sussurra tra i gemiti. Non ci vuole molto prima che venga copiosamente nella mia mano. Non si è masturbato direi e questo mi fa assolutamente piacere. Solo io posso portarlo in estasi.
    Avvicino la mano alla bocca e lecco sensualmente il suo seme dalle mie dita.
    Mi era mancato anche il suo sapore sulla lingua, questo mi rende anche più voglioso.
    Arrossisce guardandomi. “Sei il solito maniaco”
    Prendo fiato e mi pulisco con un fazzoletto, prima di saltargli addosso.
    Lo bacio a fior di labbra “il tuo”.
    Usciamo e gli sguardi che mi lanciano i miei amici, sono più che evidenti.
    Mi giro verso Arashi, lo traggo a me. Lo bacio con tutta la passione che posso, voglio mettere le cose in chiaro, voglio che capisca che non ci sono altri amanti. Anche se ho avuto diverse storie, nessuno è come lui.
    Voglio anche far capire a quei due che pure io sono in grado di essere ricambiato, ero geloso del loro amore e ora voglio che provino la stessa cosa.
    Mi stacco e con il pollice asciugo le sue labbra bagnate, il suo sguardo è liquido e io non posso resistergli.
    “Ti piacciono giovani” commenta Seto ironico, ridestandomi dai miei pensieri.
    “E a te piacciono i gatti” vedo trasalire entrambi e guardarsi shockati.
    Non capisco perché fanno sempre così quando lo dico.
    Faccio spallucce e torno a occuparmi del mio piccolo compagno che è ormai paonazzo.
    Si stacca da me e lo vedo uscire dal locale.
    Sono sconvolto, ancora una volta non comprendo le sue reazioni.
    “Ho sbagliato secondo voi a fare una cosa simile?” chiedo osservano la porta ormai chiusa.
    “Ti piace davvero eh?” risponde Hiroto.
    “Non puoi nemmeno immaginare quanto. È stato difficile stare questi giorni senza di lui”
    Mi avvicino e mi sdraio sul bancone.
    “Solo che è così giovane, non lo capisco appieno. Prima o poi si stancherà di me, ho così paura di sbagliare, di farlo soffrire”
    Appoggio la fronte sul marmo laccato, una mano mi accarezza i capelli.
    “Questo è normale quando sei innamorato, qualcuno pensava di rovinarmi la vita standomi solo accanto. Eppure ora cerchiamo di costruire ogni giorno il nostro amore. Dovete solo parlare e mettere in chiaro tutti i punti. Ti ama ed è insicuro si vede da come ti guarda e da come lo guardi tu, direi che lo ricambi del tutto.” Seto mi rassicura.
    Davvero lo si vede dai nostri sguardi? Sorrido pensandoci, mai avrei creduto di poter avere così tanta felicità in una sola vita.
    Sospiro non convinto del tutto.
    “Lo hai un po' imbarazzato. So che te sei così, ma non ci conosce e beh avere un'erezione davanti a degli sconosciuti, metterebbe a disagio chiunque” mi canzona Hiroto.
    “C-cosa?” nemmeno mi ero accorto di avergli fatto questo effetto, soprattutto dopo averlo soddisfatto qualche attimo prima.
    Sorrido, pensando che la sua vendetta sarà la peggiore possibile.
    “Quindi? Ci racconti un po' qualcosa di questo Arashi?” chiede curioso Seto.
    “Ho già parlato fin troppo coniugi Tachibana, ora smammate che fra poco si lavora”
    Li vedo sorridere imbarazzati per il nome che gli ho dato. Sono davvero una bella coppia e spero anche io di sembrare così con Arashi.
    La serata passa davvero lenta. Arashi non si è più fatto sentire, non so nemmeno se ci vedremo dopo.
    Sbuffo. Ho davvero esagerato, solo che davvero non so come comportarmi con lui. Prendo un vassoio e lo porto a un tavolo, per sgranchirmi un po' le gambe.
    Mi risiedo al mio sgabello.
    Dei clienti si avvicinano per pagare e improvvisamente sento qualcosa toccarmi la coscia.
    Guardo immediatamente in basso. Una mano, quella mano per me è inconfondibile. Arashi è lì sotto. Deglutisco, quando è entrato?
    Cosa diavolo ha intenzione di fare?
    Cerco di non farmi distrarre, battendo il prezzo dei cocktail, ma appena tocca il mio cavallo, capisco che la vendetta è in atto.
    Perdo un battito, mi guardo attorno e grazie alla mia idea del separé nessuno può notare quello che sta succedendo al di sotto del tavolo. Ammetto di averci pensato per scherzare, ma veder attuata questa fantasia è abbastanza imbarazzante.
    Prendo fiato e batto lo scontrino.
    Le mani mi tremano e ho il fiato corto, mentre lui accarezza sopra i miei pantaloni, la mia ormai pulsante erezione.
    “Si sente bene?”
    “C-come mai lo chiede?” cercando di sembrare il più naturale possibile.
    “È diventato rosso” risponde.
    “Un colpo di calore, sa ormai ho una certa età” mentre cerco di spostare la mano di quel piccolo demone, che sta armeggiando con la zip dei miei pantaloni.
    Prendo i soldi e tiro un sospiro di sollievo.
    Senza farmi notare sussurro verso il basso
    “Cosa diavolo pensi di fa..” non riesco a finire che lo sento mordicchiare da sopra i miei boxer la mia eccitazione.
    È così eccitante e allo stesso tempo imbarazzante.
    Non faccio in tempo a godermi la sensazione, che altri clienti arrivano a chiedermi il conto.
    Inutilmente cerco di allontanare la sua testa dal mio cavallo.
    Mi sta torturando.
    Sono davvero in balia di lui in questo momento e non posso nemmeno alzarmi, se no tutti noterebbero che ho i pantaloni slacciati e un'erezione abbastanza evidente.
    Provo a concentrarmi su quello che devo fare, trattengo il respiro per evitare di ringhiare dal piacere davanti a una coppietta che mi osserva in modo strano.
    Non so nemmeno se sto battendo i prezzi giusti, ma a quanto pare non si sta lamentando nessuno.
    Kanae-chan passa davanti alla cassa e mi osserva
    “Capo, hai un aspetto strano, forse dovresti tornare a casa se non stai bene”.
    Annuisco senza parlare, mi mordo le labbra per trattenermi.
    Strano è un eufemismo, se potessi descrivere la mia situazione direi che sono con l'acqua alla gola.
    Sento i polpastrelli di Arashi sfiorarmi la pelle, mentre libera la mia erezione.
    Ora sono davvero finito. Come posso resistere a una tale carica erotica?
    Sento il suo respiro lento, mentre mugola sulla mia asta.
    Ringrazio la musica abbastanza alta, cosicché nessuno possa sentire i versi che fa questo ragazzino, ben sapendo che effetto hanno su di me.
    Gli accarezzo la testa in un riflesso incondizionato e questo sembra essere l'inizio della fine.
    Sento le sue labbra sfiorare la punta del mio membro, mentre con la lingua gioca con la parte inferiore di esso.
    Chiudo gli occhi e sospiro godendomi questa sensazione. La beatitudine dura poco però, perché sento qualcuno schiarirsi la voce davanti alla mia postazioni.
    Chi diavolo è? Dove mi trovo?
    Cerco di ritrovare un po' di lucidità, chiedendo cosa avevano ordinato. La mia voce è troppo gutturale e fa trasparire tutto il mio stato attuale.
    Digito lentamente il conto, per evitare di sbagliare e rendermi ancora più ridicolo.
    Prendo i soldi e saluto.
    Sono stufo di questi giochetti, pensa di avere il controllo su di me? Pensa che basti così poco per dominarmi? Anche se in sole due settimane devo ammettere che è diventato un esperto nel trovare il modo per farmi godere al massimo, non ha il diritto di usarli contro di me.
    Prendo la testa di Arashi e la spingo il più possibile verso di me. Di certo questo lo sorprende perché sento la sua lingua avere uno spasmo sulla mia asta.
    Hai voluto sfidarmi. Lo obbligo a muoversi con la velocità che desidero e che mi farebbe raggiungere l'orgasmo. Con il gomito appoggiato al bancone e la mano sulla fronte, ringhio lentamente senza farmi sentire.
    Sono al limite, Arashi stranamente non si ribella a quello che gli sto facendo fare. Spero che non lo stia odiando, perché in questo momento sono quasi al limite. Lascio la mano dalla sua testa. Forse non dovrei venire obbligandolo in questo modo, mi sorprendo nel costatare che invece di fermasi continua aiutandosi con le mani, seguendo il ritmo che gli avevo dettato.
    Raggiungo l'orgasmo che riverso nella sua bocca. Per evitare di urlare, mi sono morso il labbro, da cui è uscito anche del sangue che si è mescolato con la saliva.
    Ho il fiato corto e il cuore che batte all'impazzata.
    Osservo in giro. I clienti al tavolo, Hiroto che flirta con Seto e i camerieri in giro a controllare.
    Scendo dal mio sgabellino e mi accuccio sotto il bancone.
    Arashi si sta asciugando con il dorso della mano la bocca, la cosa che invece mi sorprende è vedere cosa stava facendo l'altra.
    Si stava masturbando facendomi un pompino.
    Quanto diavolo può essere sexy questo ragazzino? Come diavolo fa a farmi perdere la ragione con questi piccoli gesti?
    Arrossisce cercando di nascondere quello che ha fatto. Adorabile.
    Mi avvicino e lo bacio. Mi spintona via.
    “H-ho appena..” coprendosi la bocca, è così tenero a volte che non riesco a resistergli.
    “Che importa” torno a baciarlo leccando le sue labbra che sanno di me, vorrei solo poterlo prendere e toccare in modi indecenti.
    “Mi mandi fuori di testa tu. Però non farlo mai più. Io qui ci lavoro e non penso che vuoi faccia io una cosa simile sul tuo posto di lavoro.”
    Gli lecco una guancia, mentre lo sento deglutire, riflettendo sulla mia velata minaccia. Sa che sarei in gradi di farlo.
    “Stasera però non ti alzerai tanto facilmente dal letto”, dico mordicchiandogli l'orecchio. Un piccolo gemito esce dalla sua voce prima di rispondermi
    “O-ok”
    Lo abbraccio e accarezzo la sua schiena fino ad arrivare al suo fondo schiena.
    “Scusami per prima, forse non volevi che sapessero di noi”. Ho paura di perderlo costantemente, anche se siamo fisicamente compatibili, c'è sempre quel dubbio che mi attanaglia e che mi rende insicuro.
    “H-ho avuto un'erezione e il barista mi ha sorriso” poggiando la fronte sulla mia spalla “per quello sono scappato. Devono sapere tutti che sei mio. Vorrei tanto tenerci per mano, baciarti. Solo che..” si ferma come per cercare le parole “non voglio che la gente pensi male di te, ho paura che ti giudichino e non voglio.”
    Gli accarezzo la testa.
    “Ti porterò al 2-Chrome allora, lì possiamo essere noi stessi. Anche se penso che sapermi fidanzato sorprenderà non poche persone”
    Lo vedo aggrottare la fronte.
    “Perché hai avuto così tante storie? Non posso uccidere mezza Tokyo”
    incrocia le braccia al petto e mette il broncio.
    Mi sistemo i pantaloni e mi avvicino a quel piccolo essere che mi fa venire voglia di possederlo come non ho mai desiderato nessuno, che mi rende possessivo tanto da volerlo monopolizzare in ogni momento.
    Sentiamo entrambi qualcuno schiarirsi la voce al di sopra del separé e ci irrigidiamo.
    Mi sporgo lentamente, Hiroto con le braccia conserte, mi osserva con uno sguardo inquisitorio.
    “Cosa diavolo stai facendo?” chiede senza urlare.
    Appena Arashi si sporge, vedo il volto del mio barman diventare paonazzo.
    “Non ti avrà mica..” si interrompe e corre via indignato.
    Ridiamo.
    “È molto più pudico di quello che pensi, non preoccuparti che se ha sorriso era perché era contento che ti avessi trovato.”
    Mi bacia prima che io torni a lavorare.
    Con una mano accarezzo la sua testa appoggiata sulla mia gamba. Anche un gesto così semplice, anche questo semplice contatto mi fa capire di essere amato.
    Scrivo su un pezzo di carta qualcosa e lo passo ad Arashi.
    Con uno scatto rapido viene verso di me. Si guarda attorno e mi stampa un bacio a fior di labbra.
    “Anche io” per poi tornare alla sua postazione iniziale.
    Quanto amore ancora il mio cuore potrà ricevere prima di scoppiare dalla felicità?
    Lo amerò per sempre, anche se non ci fosse altra possibilità di essere felice, io non desidero nessuno se non lui.


    Edited by ValeUga - 11/11/2017, 02:00
     
    Top
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Mod. GDR
    Posts
    7,693
    Reputation
    +723
    Location
    Un'immensa libreria

    Status
    Anonymous
    Sono così emozionata che non ho parole. Me felice, me soddisfatta, me tanto innamorata di questi due imbranatoni in amore. E l'immagine è stata il colpo di grazia. Brava davvero, hai creato una coppia di opposti che si attraggono irresistibile e per la quale non puoi che fare il tifo.
     
    Top
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    715
    Reputation
    +360
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Milde @ 10/11/2017, 11:23) 
    Sono così emozionata che non ho parole. Me felice, me soddisfatta, me tanto innamorata di questi due imbranatoni in amore. E l'immagine è stata il colpo di grazia. Brava davvero, hai creato una coppia di opposti che si attraggono irresistibile e per la quale non puoi che fare il tifo.

    Aaaaw :3 sono felice che ti sia piaciuta! Sono cosi coccoli che non potevo non farli felici! E sono contenta che sei rimasta soddisfatta dalla storia! ** anche perché avevo paura che fosse troppo veloce questo capitolo!

    Anche se ho deciso di finire con un pov di Arashi, tornerà anche il pov di Aki u.u

    Ps se hai proposte sono tutta orecchie.

    Pps sono felice che hai apprezzato l'immagine **
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Mod. GDR
    Posts
    7,693
    Reputation
    +723
    Location
    Un'immensa libreria

    Status
    Anonymous
    Sì, qualche proposta me la farò venire in mente! Voglio almeno un Arashi che "prova" a fare il sadico, posso immaginarmi la scena dal punto di vista di entrambi haha

    E poi sì, ammetto che mi piacerebbe anche un extra su Shiro e il suo Aki *-*
     
    Top
    .
  5.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    715
    Reputation
    +360
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Beh carina l'idea! Beh potrei incorporarla nel loro extra! 😋

    E si mi sono dimenticata che sono 3 gli extra! Perché avevo in mente anche un shiro-aki .. molto tenero.. magari sulla loro prima volta!
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Mod. GDR
    Posts
    7,693
    Reputation
    +723
    Location
    Un'immensa libreria

    Status
    Anonymous
    Sì bello bello *-*

    Poi in generale se ti vengono idee postale pure, io almeno son contenta di leggerle!
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Utente EDY
    Posts
    6,907
    Reputation
    +68
    Location
    Italia

    Status
    Anonymous
    Bellissimo davvero :gode: mi viene voglia di rileggere tutto, sono troppo adorabili... Come mi aspettavo é stato un finale fantastico, penserò a qualche proposta, perché sono troppo curiosa di leggere qualcos altro su di loro
    L'immagine poi, il top :occhicuore1:
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    715
    Reputation
    +360
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Ahh grazie a entrambe per il sostegno **

    Posterò di certo molte idee perché sono proprio adorabili.. anche Hiroto lo adoro! Quindi non posso fare a meno di fargli fare qualcosa di assolutamente imbarazzante!
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Mod. GDR
    Posts
    7,693
    Reputation
    +723
    Location
    Un'immensa libreria

    Status
    Anonymous
    Muhahuahuha

    No, io voglio dell'imbarazzo sexy fra Aki e Arashi, per forza :oscuro:
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Utente EDY
    Posts
    6,907
    Reputation
    +68
    Location
    Italia

    Status
    Anonymous
    Certo, sono curiosa anche di Hiroto e Seto, magari di vederli, proprio nei giorni di vacanza che Akihito ha dato ad Hiroto, per poterli fare rilassare insieme :timido:
     
    Top
    .
  11.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    715
    Reputation
    +360
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Ahahahahahahah ci sarà tutto questo! State certe!
    Infatti l'extra di hiro/seto è sulla vacanza che gli ha dato aki eheheh

    E per ora il nostro aki, ha diverse cose di cui spaventarsi con Arashi.. che gia standogli sopra per lui è una novità assoluta eheheh
     
    Top
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Mod. GDR
    Posts
    7,693
    Reputation
    +723
    Location
    Un'immensa libreria

    Status
    Anonymous
    Arashi secondo me è proprio un bel peperino, ha solo bisogno di prender per bene confidenza col sesso e con Akihito... successe queste cose, quest'ultimo dovrà stare bene in guardia! Deve tenersele strette le redini Aki :tump:
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    715
    Reputation
    +360
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Ahahahahahahah hai proprio capito! Si infatti, io lo immagino poi molto geloso e come un piccolo despota!
    Vedrete infatti nell'epilogo.
    Anche se beh è anche un piagnucolone il più delle volte.
    Sarà diverso per Aki stare con una persona gelosa e possessiva come lui
     
    Top
    .
  14.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    ♥ Mod. GDR
    Posts
    7,693
    Reputation
    +723
    Location
    Un'immensa libreria

    Status
    Anonymous
    A me le persone gelose e possessive non piacciono. Ma credo proprio che sia il tipo di persona di cui, almeno al momento, ha bisogno Aki. Deve sentirsi amato e sapere di appartenere unicamente a una persona, che vuole lui e solo lui, e che non vuole che nessun altro gli vada dietro. Mentre Ara ha semplicemente bisogno di una persona che lo ami e gli stia vicino. Una figura che sia allo stesso tempo amante, amico e sì, anche un po' padre.
    Poi pian piano li immagino aggiustare il tiro del loro rapporto, poi. Ma per ora secondo me è di questo che hanno bisogno. Un rapporto un po'... morboso. Ma non nel senso cattivo del termine. Un rapporto totalizzante. Tu sei solo mio, io sono solo tuo e chiunque si metta in mezzo salterà in aria!

    Edited by Milde - 10/11/2017, 14:59
     
    Top
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    715
    Reputation
    +360
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Ahahah si anche a me nella realtà non piacciono i e possessivi, ma in questo caso mi sembra adatto come dici tu! Anche se va beh negli yaoi mi piacciono un sacco!
    Poi ovvio all'inizio devono anche conoscersi e capire cosa va bene e cosa no!
    Per farti capire ci sarà una bella scena al bar! Ahahah poi lo adoro Arashi.. dai ha lottato per avere la persona che amava e ora è quasi ovvio che deve vedere solo lui.
     
    Top
    .
23 replies since 10/11/2017, 10:55   306 views
  Share  
.