Miura Nyō

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  1. komorëbi;
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    ○✥ NYŌ MYURA✥○
    ● 24 anni - maschio - reverse - esorcista ●

    ●●何もかもが飾り立てられ 本当の姿を 失ってしまった●●

    qWUEqIg

    carattere
    Seppure da piccolo fosse un bambino molto timido, col crescere in un ambiente pacato e di riflessione, meditazione costante, Nyō ha sviluppato un atteggiamento riflessivo e tranquillo su quasi tutti i fronti e tutte le situaizoni che la vita può presentargli.

    Lo studio, come l'attività fisica di qualunque tipo, sono in realtà per lui momenti di fusione tra il corpo e la mente: è solito meditare almeno tre ore al giorno, proprio come ancora faceva quando viveva al Tempio e non ha allontanato i suoi riti (come ad esempio quello del tè o l'allenamento con il bokken al mattino) nemmeno quando s'è allontanato per vivere in Italia.

    E' comunque un ragazzo giovane che ha viaggiato, ha studiato ed imparato molto e che da molto piccolo è stato allontanato, in maniera tranquilla e delicata, dalle ali protettive di casa per essere inserito in un ambiente pur sempre protetto, ma con dei ritmi sicuramente più scanditi, più costanti. Nonostante questo, non ha mai davvero sofferto il mal di casa, se non certo quei primi giorni che passava nel Tempio ogni qualvolta tornasse dalle vacanze.
    In più, ha anche ben imparato a scindere la fede dalla bigotteria e a distinguere le sue credenze religiose dalla vita comune di un umano normale.

    Ama stare all'aperto e poter frequentare tante persone allo stesso momento, infatti odia la comunicazione monodirezionale e preferisce grandi gruppi di persone, anche se non amiche - motivo quasi principale nella sua scelta di re-iscriversi all'Università così poco dopo l'aver conseguito la prima laurea. Tuttavia, odia in maniera quasi estrema quelle persone assillanti, pesanti e che proprio sembrano non ascoltare nemmeno quando interpellate e i contrattempi di qualunque tipo (quelli riescono a far perdere le staffe anche a un tipo come lui, a prescindere dalla gravità della cosa).

    aspetto
    Alto forse un paio di centimetri sopra il metro e ottanta, Nyō è un ragazzo nipponico di ventiquattro anni piuttosto atletico e di bell'aspetto. Sebbene non abbia chissà quali lineamenti particolari e pur essendo una persona d'apparenza normale, è possibile ammettere che la prima cosa che salti alla vista sia la sua capigliatura: il ragazzo ha infatti lunghi capelli scuri, quasi neri, folti, sui quali - tuttavia - si potrebbero notare leggere sfumature bluastre a seconda dell'angolazione della luce e, appunto, dell'illuminazione. Questi sono quasi sempre legati in una coda o un codino con un nastro o un fermaglio blu o rosso a seconda del resto dell'abbigliamento e della situazione: solitamente, per lavoro preferisce il rosso.
    La pelle risulta chiara, liscia e senza imperfezioni, a parte le fini lentiggini chiare situate sotto gli occhi all'altezza degli zigomi, celate - solitamente in ambito lavorativo - dalla montatura degli occhiali dalle lenti squadrate, fine e sottili.
    Gli occhi di Nyō sono sufficientemente grandi, di un azzurro atipico per le sue origini asiatiche, ma abbastanza caldi seppure abituati ad osservare più o meno tutto (se di chi o di cosa gli stia di fronte, tutto dipende dal caso). Inoltre, il taglio degli occhi stessi pare andare in sintonia con il resto dei lineamenti che, seppure stiano maturando vista l'età, mantengono quella delicatezza giovane e, in qualche modo, anche tradizionale.
    L'abbigliamento di Nyō potrebbe essere definito allo stesso tempo singolare e "pigro". In situazioni casual, come quando si reca all'Università, predilige delle tute o altri abbigliamenti confortevoli, come per esempio un paio di jeans e una maglia con una felpa lasciata aperta. Nonostante sia piuttosto flessibile con l'abbigliamento nelle situazioni sociali, quando si tratta di lavoro ha un vero e proprio codice del vestiario: non si presenterebbe mai in classe con qualcosa che non sia una camicia e almeno una cravatta o un paio di bretelle a completare l'outfit: forse per comodità o magari per sembrare più professionale, essendo così giovane e con una carica tanto importante.
    Non porta orologi, poiché pensa che siano d'intralcio e causa di stress: preferisce non chiedersi che ore siano e, piuttosto, preoccuparsi di fare ciò che si deve alla perfezione: il tempo è solo un'unità di misura stipulata dall'uomo stesso per meccanizzare i movimenti e i pensieri, ma in un lavoro come il suo non c'è nulla che si possa evitare di osservare.
    Segno particolare: grossa macchia scura (tendente al violaceo, come un livido vecchio) sul braccio destro, dai bordi frastagliati e sfumati fino a fondersi con l'incarnato.

    ●●私の棲む世界は このままじゃあまりにも 悲しすぎる●●


    biografia
    Nyō nasce il 17 Settembre di ventiquattro anni fa, sotto il segno dell' Inu, in una famiglia di contadini nella campagna di una delle isole RyuKyu, come ultimo di una serie di quattro fratelli. I primi anni di vita del bambino scorrono lisci come l'acqua nella piccola fattoria della famiglia shintoista, dove il bambino (il quale ha circa quindici anni di differenza con il suo fratello più giovane) cresce con la madre e il padre come un figlio unico: i maggiori, infatti, sono già tutti oltre le sponde della loro isola natale, ad Okinawa, per finire le superiori e sperare di entrare in una prestigiosa Università lì ad Okinawa o, magari, nel Kantō, e tornano a casa per salutare la loro madre e il loro padre solo nei periodi di festività o quando c'è bisogno d'aiutare col raccolto.

    L'educazione di Nyō, tuttavia, non verrà mai svolta in delle classi o delle scuole prima dei sedici anni: imparerà a scrivere e leggere a casa fino ai sei anni, quando poi verrà mandato in un tempio ad imparare l'antica arte dello sciamanesimo, nel quale poi completerà gli studi per divenire sacerdote in maniera precoce all'età di sedici anni.
    E' attorno a questo periodo della sua vita che gli studi e gli interessi del ragazzo vengono catapultati, se così si può dire, in una dimensione religiosa quasi opposta a quella che gli era stata, a grandi linee, imposta dalle credenze e volontà dei gionitori - che comunque, a detta di Nyō stesso, avrebbero preso la scelta giusta.

    Dapprima studente di arti come il kendō (la via della spada) nel quale è sempre stato uno studente eccelso, lo iaidō, l'immancabile shudō (la via della scrittura tradizionale) e addirittura il chadō, Nyō si ritrova a dover studiare - assieme ai suoi compagni - le estranee arti della teologia, la filosofia occidentale, il latino sotto la custodia di un'altro insegnante: uno straniero, un inviato dalla Chiesa Cattolica di Roma, il vescovo Ferrari.
    Sebbene non ne parli, e non possa farlo, Nyō non scorderà mai le settimane nelle quali il vescovo, per il quale prova ancora profondo rispetto, aveva tentato di insinuarsi - con molto fastidio da parte degli studenti - al posto del Sacerdote del Tempio, il maestro Nakamura. Questi infatti, assieme al giovane Hitsugaya (compagno di dormitorio di Nyō), nella notte tra il 22 e il 23 Gennaio del 2009 vengono colpiti da una forte febbre, che nelle giornate successive sembra non abbassarsi.
    Compiuta la seconda settimana di malattia, sia il ragazzo che l'anziano sacerdote sembrano peggiorare, fino al giungere della morte dell'amico di Nyō - un fisico troppo debole per affrontare quella che, dopo l'arrivo del V. Ferrari, verrà definita una "possessione demoniaca". E come liberare il maestro da un Akuma di un'altra religione, quando il tempio è ormai lasciato alla deriva da settimane e con un uomo della quale non si capisce la lingua, né la fede? Fu per questo che, nei mesi successivi, il giovane sacerdote si dedica completamente, con mente e corpo, allo studio della lingua italiana, della fede del suo nuovo mentore, che seppure non sostitusce la sua, ne va a colmare diversi aspetti che prima Nyō stesso definiva "incompleti".

    Ad esorcismo compiuto, il Vescovo Ferrari torna in Italia, iniziando un periodo di corrispondenza mensile con Nyō (il ragazzo più grande lì al tempio, e anche quello che aveva seguito di più Nakamura nella sua malattia), al quale chiede d'essere informato ogni quattro settimane per monitorare lo stato del maestro e anche nella speranza che i terreni del Tempio restino consacrati nel tempo, così che il demonio fatichi ad impossessarsi di nuovo di qualcuno.
    Purtroppo, il maestro Nakamura muore poche settimane dopo, a causa dello stress fisico e mentale al quale la possessione e l'esorcismo lo sottopongono per più di un anno (appassisce dopo la sua morte il raccolto, l'acqua diventa non potabile ed infetta): non avendo ancora scelto un giusto erede, qualcuno che possa prendere le sue veci e mandare avanti il Tempio con amore e dedizione, il Tempio stesso chiude battenti: per fortuna, questo accade poco dopo l'avvento della Maturità di Nyō , il quale si diploma a pieni voti senza mai ufficialmente accettare il grado di Sacerdote nel tempio all'età di sedici anni.

    Ed è a questo punto che le cose si complicano di nuovo: pochissimi giorni dopo la morte del maestro Nakamura, Nyō - tornato a casa dei genitori, ai quali è stata inviata una lettera di scuse da parte del Tempio stesso e ignari delle vicende realmente accadute nell'ultimo anno scolastico del figlio - scopre alcuni particolari sintomi che ha dapprima trascurato, ma che solo una volta arrivato a casa iniziano a preoccuparlo, tra i quali un'alterazione leggera della temperatura corporea - come avesse la febbre - e debolezza.
    Nyō si mette, dunque, nuovamente a contatto con il vescovo Ferrari, il quale lo convoca in Italia per un consulto (giustificato alla famiglia come "periodo di ritiro di preghiera e peregrinaggio), la cui diagnosi sarà, qualche tempo dopo, quella di un angioma demoniaco.
    Sembrerebbe infatti che, qualunque fosse l'entità priva di nome che era riuscita ad infettare Hitsugaya e a possedere il maestro Nakamura tanto da ucciderlo, abbia in qualche modo infettato Nyō stesso; tuttavia, il ragazzo non sembrerebbe riportare segni o postumi di un'eventuale possessione vera e propria, se non la grande voglia violacea che da all'ora gli è rimasta sul braccio destro, dal gomito fino alla spalla e, in parte, sulla tempia dello stesso lato ben nascosta dalle ciocche della frangia e che richiede una disinfestazione costante da ben otto anni (teme possa propagarsi ancora lungo il suo corpo).

    Nei quattro anni successivi a tali vicende, Nyō ha deciso di stabilirsi in Italia, dove studia Teologia e presso un'Università Cattolica come fuoriclasse; si laurea precocemente all'età di venti anni, ma rifiuta di prendere i voti come Prete e torna in Giappone, dove dopo un anno necessario a trovare un appartamento e riallacciare i rapporti con i fratelli e i genitori, inizia a frequentare la facoltà di Biologia a Tokyo: secondo un'indagine compiuta da un'associazione investigativa del Vaticano, l' EXOR, sembrerebbe che una nuova specie demoniaca di tipo parassitario si sia infiltrata nella dimensione umana terrestre. Pertanto, sembrerebbe pure che così come Hitsugaya, Nakamura e Nyō stesso non fossero i primi, non siano nemmeno gli unici nel Giappone e nel Mondo ad esser stati infettati.
    Nyō è quindi stato mandato nella sua terra natia per scoprire dove sia avvenuto il primo contatto e perché, anche se in quattro anni è ancora ben lontano dal trovare una soluzione al caso.
    Tuttavia, si è arrivati a conclusione che non sia possibile contrarre l'infezione da un'altro umano infetto per quanto non si tratti di un'entità trasmissibile con qualsiasi tipo di contatto: sceglierebbe chi usare come ospite, talvolta lo uccide nel lasciare la custodia. Nyō non avrebbe dunque alcun motivo di evitare qualsivoglia contatto con altri umani.

    Nel Settembre 2018 apre un corso serale di Scienze dell'Investigazione Anti-Demoniaca (SIAD) all'Università nella quale frequenta il terzo anno di Biologia, un corso non ufficiale a numero prettamente chiuso e alla quale si può avere accesso solo previa lettera ufficiosa inviata direttamente da chi abilitato e certificato con grado d'Esorcista. Per ora la classe conta circa dodici allievi di diverse età, ma potrebbe ospitarne di più se ritenuto opportuno dalla Santa Sede.

    kanda as Nyō Miura
    character sheet © komorëbi;
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    Edited by komorëbi; - 10/12/2018, 14:40
     
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    Allora, prima di approvare il tuo PG così da poter rolare, vorrei che cambiassi o migliorassi la spiegazione di alcune cose che rimangono poco chiare e incoerenti nella lettura e che ti elenco di seguito.

    1. In queste due frasi hai scritto esattamente la stessa cosa: "odia la comunicazione monodirezionale", "che proprio sembrano non ascoltare nemmeno quando interpellate". Infatti la comunicazione monodirezionale è quella che si ha quando una persone non risponde se interpellata, ma magari nella prima intendevi dire che odia parlare con una singola persona preferendo le discussioni in gruppi molto grandi e variegati.

    2. "La pelle risulta chiara, liscia e senza imperfezioni". Questo sarebbe andato bene, se poi non mi avessi specificato che ha una macchia sul braccio fino alla tempia, violacea con contorni frastagliati. Per cui non è vera questa affermazione sulla pelle del volto.

    3. Nella parte dell'abbigliamento è tutto poco chiaro, passa da stile "pigro" a singolare, quando va in università fino a diventare flessibile, indossando quasi sempre la camicia (cosa che lo rende rigido) in classe (?). La domanda è quale lavoro faccia questo personaggio, visto che hai specificato che studia all'università e a un corso serale, perciò non avrebbe tempo per fare l'insegnate (?) e meditando anche almeno tre ore al giorno, mi pare abbia una vita assai piena e non molto fattibile.

    4. "E' attorno a questo periodo della sua vita che gli studi e gli interessi del ragazzo vengono catapultati, se così si può dire, in una dimensione quasi opposta a quella che gli era stata, a grandi linee, imposta dalle credenze e volontà dei gionitori". A parte il refuso finale, cosa intendi dire? Dove vengono catapultati gli interessi? In quale dimensione opposta? Perché se intendi il kendo come anche lo studio della teologia, essendo delle arti meditative anch'esse, non sono molto opposte a quello che stava studiando in quel periodo della sua vita.

    5. "Sebbene non ne parli, e non possa farlo" direi che è inutile dire che se non può parlare di una cosa, ovviamente non lo fa.

    6. "dove studia Teologia e presso un'Università Cattolica come fuoriclasse; si laurea precocemente all'età di venti anni, ma rifiuta di prendere i voti come Prete". Va bene la licenza poetica, ma un minimo di realismo ci deve essere almeno in queste cose. All'università non ti danno i voti, a meno che non sia un seminario, cosa che non viene per altro specificata e se sei un "fuoriclasse", vuol dire che partecipi alle lezioni, ma non puoi dare esami, ergo non puoi laurearti.

    7. Come da regolamento GDR, ti chiedo gentilmente di ricontrollare l'intera sheet e correggere gli errori ortografici più gravi.

    Detto questo, la sheet non è niente male e molto fantasiosa con molti spunti davvero carini. Allo stesso tempo è scritta in un modo leggero e appassionato. Il personaggio è ben costruito e abbastanza coerente nella storia, tolti i fatti sopra citati. Come (quasi) mediatrice e giocatrice di questo bellissimo gioco, spero che i miei consigli ti possano essere utili e che tu quindi corregga i piccoli errori, per poter iniziare a rolare.

    Ovviamente prima di cominciare, ti consiglio di passare a leggere il regolamento, in cui sono specificate tutte le indicazioni necessarie.
    Non creare troppi personaggi, altrimenti rischi di averne troppi inutilizzati.

    Edited by ValeUga - 6/12/2018, 21:47
     
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  4. komorëbi;
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    Ciao! Innanzitutto, grazie mille per i consigli e le osservazioni, ti risponderò per gradi così da non tralasciare nulla, un po' come hai fatto tu.~

    1. Lì dove mi hai fatto notare, sembrerebbe che io mi sia ripetuta e contraddetta, vado a spiegarmi meglio: la frase, per intero, è: odia la comunicazione monodirezionale e preferisce grandi gruppi di persone, anche se non amiche - motivo quasi principale nella sua scelta di re-iscriversi all'Università così poco dopo l'aver conseguito la prima laurea. Tuttavia, odia in maniera quasi estrema quelle persone assillanti, pesanti e che proprio sembrano non ascoltare nemmeno quando interpellate . Ora, se la si legge per intero e dando un senso logico all'affermazione, come vedi sono due cose ben distinte fra loro: come avevi intuito, ama parlare con più persone allo stesso tempo, ma nel momento in cui si dovesse trovare in un contesto di disagio o fastidio (esempio, la compagnia di una persona petulante che fa troppe domande dirette allo stesso Nyo) non ne sopporterebbe la presenza. Per questo, non credo sia una contraddizione né dire la stessa cosa, semplicemente un far capire le preferenze del mio personaggio: ama parlare con tante persone? Sì! Tuttavia, quando si trova con una sola persona, preferisce non trovarsi con un 'lui' o una 'lei' insistente o petulante.

    2. Per quanto riguarda la pelle di Nyo, ho specificato che questa risulti bianca e senza imperfezioni, dato che la macchia violacea è posta in zone solitamente nascoste dai vestiti e dalla frangia dei capelli: pertanto, se non fosse spogliato e non gli fossero spostati i capelli dalla fronte, la macchia stessa non verrebbe rivelata, facendo risultare la sua pelle bianca e senza imperfezioni. Devo essermi spiegata male, ma il fatto che la voglia non si veda è puramente voluto: vorrei che fosse qualcosa che solo i più fidati possano vedere e conoscere, lui la nasconde. Per questo, la sua pelle sembra tanto perfetta, perché non abbiamo modo di vederne le imperfezioni. Correggerò in modo da rendere più chiara questa cosa!~

    3. Il suo lavoro non può essere chiaro, ma come specificato nella scheda, fadei corsi serali, non li segue: insegna SIAD per conto del Vaticano, come detto nella biografia. È un corso aperto a pochi.
    Per quanto riguarda il suo abbigliamento, intendevo dire che di giorno, all'università, può anche presentarsi con una tuta o un maglione e un jeans, coi capelli spettinati e gli abiti non stirati - poiché è pigro nel vestire. Tuttavia, in quanto docente, la sera si presenta al corso esclusivamente in camicia, cravatta e un bel paio di mocassini, perché non vorrebbe che i suoi "allievi" pensino che non solo sia giovane, ma anche poco presentabile.
    Tenterò di render più chiaro anche questo, almeno più di così.~
    E per quanto riguarda il meditare tre ore al giorno... la notte è un bel momento della giornata per fare della meditazione e pur studiando la mattina e lavorando la sera, di certo potrebbe trovare dello spazio nel pomeriggio (o dopo aver staccato la sera).

    4. Devo esser stata poco chiara pure qui, ma immagina dal punto di vista ideologico e religioso il discorso: se lui prima studiava (e pregava) in un tempio Shintoista, nel quale si professava una religione panteista (di conseguenza pagana secondo la Chiesa), il ritrovarsi a studiare e professare una religione monoteista come quella Cristiana non sarebbe un po' come prendere la questione contromano? In questo c'è l'opposizione: non di certo nell'applicazione della materia o della religione in sé, così sarebbe stato se si fosse dato all'ateismo: ma nel suo aver cambiato, per così dire, fede.
    Comunque, se mi dici sia poco chiaro farò in modo che si capisca meglio! Il mio risponderti vuole solo chiarire determinate cose (':

    5. Non credo sia inutile, di certo non andrebbe in giro a dire "non posso dirti che lavoro faccio, quindi non lo faccio", ma io che sono la persona che lo muove e, in questo caso, lo descrive penso sia necessario e opportuno specificarlo, almeno le persone che leggono la scheda capiscono che se dovessero ruolare con Nyo e dovessero chiedergli qualcosa sul suo lavoro, probabilmente mentira o non risponderà!

    6. Si intende il fuoriclasse in senso lato: si è laureato prima del tempo: è anche impossibile che un ragazzo si laurei a diciannove anni, tuttavia lui ha studiato prima del tempo come "fuoriclasse" (perché pupillo del Vescovo Ferrari). E no, assolutamente, non intendevo dire che non abbia preso i voti all'Università, ma rileggendo pare che volessi dire quello. So bene sia impossibile, non è un tema sul quale non mi sia informata prima di creare un personaggio con certe peculiarità, però è normale che dopo aver studiato in una simile facoltà, gli sia stato proposto (se dal Vescovo o meno, non importa): ed è qui che si è rifiutato: ha preferito tornare in Giappone e ricongiungersi alla famiglia, agli affetti e i ricordi e tornare all'università, pur sempre lavorando in segreto per il Vaticano!~

    Ad ogni modo, ti ringrazio ancora: spesso, pur rileggendo, non mi rendo conto se quel che ho scritto sia più o meno comprensibile agli altri, quindi a volte lo do per scontato. Così come il modo di parlare, ho un modo di scrivere abbastanza contorto e mi rendo conto che possa confondere le persone, ma nella mia testa è tutto abbastanza giustificato ; u ;
    Spero di aver risolto qualche dubbio, ma provvederò a correggere non appena avrò cinque minuti di tempo da spenderci, perché anche l'altro pg che sto creando mi sta prendendo del tempo.
    Eeee, no, viaggio su una media di tre personaggi al massimo: questo, Isaïe e forse ne creerò un altro, non di più! :3

    Grazie ancora.~
     
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    Allora in fede che tu faccia questi cambiamenti, io te lo approvo. Anche perché nel caso hai specificato ogni punto, così da schiarire ogni dubbio.

    Precisazione: quando una persona "fa un corso" è uno studente, quando "lo tiene" è l'insegnate quindi basta scrivere così e hai risolto tutto.

    Scrivi molto bene e quindi sono certa sarai brava a ruolare. Anche io avevo (e ho) lo stesso problema della frasi troppo arzigogolate e ti consiglio (come fu detto a me a dei corsi di scrittura) di fare frasi più brevi così da spiegarti meglio e dare il tempo con il punto, al lettore di riflettere su quanto detto (Libera di non seguirlo).


    Per il resto buon divertimento e spero che Nyo trovi presto un compagno! Ciao!
     
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  6. komorëbi;
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    CITAZIONE (ValeUga @ 7/12/2018, 10:54) 
    Allora in fede che tu faccia questi cambiamenti, io te lo approvo. Anche perché nel caso hai specificato ogni punto, così da schiarire ogni dubbio.

    Precisazione: quando una persona "fa un corso" è uno studente, quando "lo tiene" è l'insegnate quindi basta scrivere così e hai risolto tutto.

    Scrivi molto bene e quindi sono certa sarai brava a ruolare. Anche io avevo (e ho) lo stesso problema della frasi troppo arzigogolate e ti consiglio (come fu detto a me a dei corsi di scrittura) di fare frasi più brevi così da spiegarti meglio e dare il tempo con il punto, al lettore di riflettere su quanto detto (Libera di non seguirlo).


    Per il resto buon divertimento e spero che Nyo trovi presto un compagno! Ciao!

    Grazie mille! Provvederò nel pomeriggio / sera ad apportare i cambiamenti! Dovrò rivedere allora certi modi che ho di dire o scrivere, così da rendere più chiaro tutto il contesto~

    Inoltre, ti ringrazio del consiglio e cercherò di metterlo in pratica, anche se le frasi corte per me sono davvero difficili da rispettare ; w ;

    Ancora grazie ♡
     
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5 replies since 2/12/2018, 15:33   241 views
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