Shinichi Kurosaki

E' alto 1.85 e ha un fisico atletico, che continua a mantenere correndo ogni mattina. Ne va molto orgoglioso. Pur seguendo una dieta poco equilibrata ha un un fisico modellato, ma non è esageratamente palestrato.
Ha i capelli castani e due occhi neri magnetici e il suo sguardo sembra leggerti dentro. La parte più bella di lui è il sorriso. Malizioso e allo stesso tempo dolce.
Una cosa che non sopporta di sé, sono i piccoli nei che ha, sparsi per il corpo. Il peggiore è quello dietro l'orecchio destro, che era molto amato dal suo ex.
Ha un tatuaggio sul costato che parte dall'ascella e scende fino al ventre. La scritta è in giapponese ed è traducibile come i'm my demon, un monito che ha voluto segnare sulla propria pelle per ricordare a sé stesso quello che aveva fatto. Per il resto non è un amante dei tatuaggi e non pensa di farsene altri.
Curiosità: Per quanto tenga al suo aspetto fisico, non è un tipo che ama vestirsi in modo formale, infatti veste per lo più casual. Odia le cravatte, si sente soffocare anche solo a metterle qualche minuto, per questo spesso si tira il colletto con le dita. Le camice gli piace indossarle solo con il primo bottone slacciato.

Nasce ad Hiroshima, il 31 Ottobre 1992, da una famiglia benestante di Tokyo. Suo padre è ortopedico, sua madre è giornalista, conosciutisi quando la madre si ruppe un piede durante un servizio di cronaca. Per loro è stato amore a prima vista. Non ha fratelli. A causa degli orari del padre e i viaggi della madre, Shinichi rimaneva spesso a casa da solo. Questo ha fatto nascere in lui la paura dell'abbandono e la possessività, perché ha sempre voluto qualcuno che gli stesse accanto in ogni momento.
Spesso veniva lasciato con i nonni, che gli hanno trasmesso l'amore per la lettura. Suo nonno diceva sempre "quando leggi un libro, entri un altro mondo, nessuno può distruggerlo se non tu stesso, smettendo di leggere".
Il padre, quando ha iniziato gli studi di letteratura è rimasto contrariato, perché voleva continuasse la sua attività, ma alla fine ha accettato la decisione del figlio.
A scuola è sempre stato rispettato e temuto da tutti, forse grazie al fatto che era molto forte nel combattimento, o grazie all'aura di autorità che emanava, nessuno si è mai messo contro di lui. Grazie alla sua bravura negli sport e al suo bel aspetto, ha sempre avuto un largo seguito di ragazze e ragazzi che lo veneravano.
Ha scoperto le sue tendenze omosessuali alle medie all'arrivo di Akihito, il supplente che sostituiva prof di matematica.
Era un ragazzo appena laureato, molto timido e che non riusciva a farsi rispettare. All'inizio voleva solo proteggerlo, ma poi conoscendolo meglio, è nata in lui la voglia di possedere il suo sensei anche sessualmente. Questa storia si è però conclusa con un nulla di fatto. Infatti, Shinichi si è confessato a lui prima dell'ultimo giorno di supplenza, ma Akihito non poteva ricambiare i sentimenti di un ragazzino delle medie e lo ha rifiutato dolcemente.
Seppur sotto shock, questo non gli ha impedito di cercare di nuovo l'amore.
Al secondo anno di superiori, conosce Miyama-kun, un kohai del suo club di basket. E' per lui amore a prima vista. Non si confessa subito per paura di essere rifiutato da un ragazzo, probabilmente etero, che avrebbe potuto ritenerlo disgustoso, ma con sua grande sorpresa il ragazzo accetta di uscire con lui, perché lo ammira molto.
Passano i giorni a conoscersi a vicenda, Shinichi si innamora ogni giorno di più del suo kohai. Perde con lui la sua verginità e cerca in ogni modo di non fargli mancare nulla. Dopo due mesi, quando è pronto per confessare a Miyama di amarlo, questo lo lascia con queste parole: "Sei così oppressivo, ti credevo diverso! Non potrei mai stare con una persona come te".
Questo segna profondamente, Shinichi che da quel momento, non è più stato in grado di affezionarsi né aprirsi con qualcuno per paura di deludere le persone con il suo vero carattere iperprotettivo e geloso.
All'università conobbe poi Imoto, a cui provò a lasciare delle libertà, fingendo di non essere geloso di nulla. Un giorno però Shinichi trovandolo a flirtare con un altro ragazzo fuori da un locale, preso dalla rabbia, corse incontro allo sconosciuto per colpirlo, ma accidentalmente, colpí anche Imoto che ancora una volta gli disse "Ti credevo diverso, mi fai schifo". Da qui Shinichi si autoimpose una solitudine emozionale, senza mai affezionarsi e facendo credere agli altri che lui fosse un mostro, che non è.
Ovviamente, ha avuto diverse storie sessuali con diversi partner e questo lo ha reso un amatore eccezionale.
Non si vergogna di essere omosessuale, ma ovviamente non lo sbandiera ai quattro venti, nella sua famiglia lo sa solo sua madre, che lo appoggia e spera sempre che metta la testa apposto, trovandosi un ragazzo fisso.
Come già accennato, il suo sogno è diventare un editore. Appena laureato, è andato in tutte le case editrici di Tokyo pregando di essere assunto anche solo per portare il caffè. Viene assunto dalla BookArt, prima come stagista, ma in pochi mesi, grazie alla sua perseveranza e al suo amore per i libri, gli viene affidato un lavoro da rilegatore. Esso consiste nel scegliere colore, immagini e materiale della copertina di un libro, decidendo anche font e posizione di titolo e trama. Ama molto questo lavoro e cerca sempre di essere il migliore.