Notes of a Violin

Yaoi story // Romantico // Drammatico // Rosso

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    1 Capitolo - Noah Collins



    Noah Collins è un adolescente che abita nel Westfields, un piccolo paesino dell'America. Alcuni mesi fa ebbe un brutto incidente stradale mentre si stava dirigendo ad un suo concerto dove si sarebbe esibito ma non arrivò mai a destinazione. Rimase alquanto turbato dopo l'accaduto e come se non bastasse oltre quello aveva perso anche sua madre. Questi avvenimenti lo portarono a pensare addirittura di abbandonare l'idea di diventare un bravo violinista. Suo padre infatti, parlando con alcuni dei professori, venne a sapere quanto lui fosse dotato nel suonare lo strumento e non voleva certo che suo figlio abbandonasse il suo sogno. Decise così di mandarlo a studiare violino nel prestigioso conservatorio Julliard a New York, dove nello stesso stabilimento avrebbe frequentato una nuova scuola.

    Il desiderio del padre era quello di far sì che si allontanasse dai suoi pesanti ricordi, da suoi tormenti, dai suoi dolori e che ricominciasse a vivere come prima. Evadere da quel posto era la soluzione migliore per suo figlio e inoltre a New York viveva anche il fratello di sua moglie che gentilmente si era offerto di occuparsi di lui durante la sua permanenza nella Grande Mela. Noah era contento di cambiare città, in fondo in quel luogo si era sempre sentito un pesce fuor d'acqua, non aveva amici a parte il suo vecchio amico Joel con cui però aveva interrotto l'amicizia confessandogli i suoi sentimenti 1'anno prima.Motivo in più per non rimanere in quel brutto posto con brutti ricordi.

    Noah è sul treno con un paio di cuffie nelle orecchie per estraniarsi dal mondo, guarda il suo riflesso nel finestrino e nella sua mente ripensa a lei, al suo viso, il viso di sua madre, crede che lei sia ancora lì a vegliare su di lui.

    Due anni fa le aveva confessato di essere gay ma lei non l'aveva mai criticato per questo anzi diceva che non doveva vergognarsi di niente e che lui era e rimarrà sempre il suo ometto. Lei stessa lo aveva invogliato a suonare il violino dicendogli che aveva talento e che, un giorno, sarebbe diventato un bravo violinista. Lei gli aveva dato coraggio e lo aveva aiutato nei momenti difficili, era la sua ancora; invece con suo padre non parlava quasi mai, lo odiava perché aveva abbandonato sua madre. I suoi si erano separati prima dell'incidente,non si amavano più e non andavano più d'accordo, almeno così gli era stato detto ma lui continuava a dare la colpa a suo padre. Sua madre per lui era intoccabile, l'amava, lei era l'unica donna che avrebbe mai amato.

    Sua madre adesso era lì con lui e aveva detto che non poteva non venire a salutarlo prima della sua partenza. Lei lo salutò andando via, Noah ritornò in sé e ritorno' ad ascoltare la musica.

    Il titolo della canzone che stava ascoltando era "Castle of glass" dei Linking Park, adorava quella canzone ma gli ricordava anche quel brutto periodo quando i suoi genitori divorziarono.

    " Lava via il veleno dalla mia pelle, mostrami come sentirmi di nuovo completo...Fammi volare su di un'ala d'argento, oltre l'oscurità... Lava via il dolore dalla mia pelle e mostrami come essere intero di nuovo "

    Ascoltando le parole di quella canzone Noah si chiese se avrebbe mai potuto incontrare qualcuno che gli avrebbe fatto provare quelle sensazioni...

    Nello stesso istante anche un'altra persona stava ascoltando la stessa canzone e pensava alle stesse cose, una persona che era stata tradita, abbandonata e lasciata al suo destino...Stava facendo la sua solita corsa mattutina prima di andare al lavoro.

    Disse a se stesso di smetterla di pensare che qualcuno, prima o dopo, sarebbe arrivato perché, no cazzo, la vita non è un film, dove il lieto fine è garantito, no la vita non è questo, la vita è dura e bisogna rimboccarsi le maniche ogni giorno, quello che conta è avere un lavoro stabile e qualche amico punto. L'amore non serve a niente, fa solo soffrire e lui non vuole più soffrire, si era stancato. E' ormai passato più di un anno, aveva cercato di immergersi completamente sul suo lavoro e di non pensare più a lui, ma ogni tanto gli ritornavano in mente i bei momenti passati, le loro notti d'amore, le loro risate e i loro viaggi.

    Il suo ex, Dylan Allen è tutto l'opposto di lui: egocentrico, socievole, alla mano, amante dei viaggi e dei divertimenti, lui invece è più un pantofolaio, sempre serio e composto, niente lo scalfiva e prendeva tutto troppo sul serio soprattutto quando si trattava del suo lavoro. Adora il suo lavoro, lo fa con passione e soprattutto gli è sempre piaciuto suonare il violino, alle volte da solo in casa si metteva a suonarlo, come ai vecchi tempi. E' convinto che per diventare bravi occorreva molto studio e dedizione, talento ma soprattutto ci vuole l'anima per suonare, è quello che alla fine ti porta a diventare più bravo degli altri. E lui è proprio questo che vuole insegnare ai suoi allievi, a metterci l'anima quando suonano, non gliene importa niente della tecnica.

    Noah, arrivato a destinazione, scende dal treno trovandosi davanti centinaia se non migliaia di persone e fra queste cerca suo zio Jack, che sarebbe dovuto venire in stazione a prenderlo, ma che non si era fatto vivo, così cercò il telefono con il messaggio della via giusta di casa avviandosi da solo. Lo zio, vedendolo arrivare da solo si scusò per l'inconveniente facendolo accomodare e chiedendogli come stesse.Passò così la sua prima notte nella grande città tra un piatto di pollo con patatine e il comodo letto che suo zio gli aveva preparato. La mattina seguente dopo una rapida colazione uscì dirigendosi verso la scuola, durante il tragitto per la scuola comincia a vedere già qualche ragazzo e ragazza con gli zaini sulle spalle, in particolare nota una ragazza molto bella, scopre grazie a un'etichetta che ha attaccata allo zaino che si chiama Julia. Guardandola meglio pensa che se non gli fossero piaciuti i maschi, sicuramente se ne sarebbe innamorato.

    Arrivato in classe l'insegnante gli fa la ramanzina per essere arrivato in ritardo, << Bella figura di merda, nemmeno sono arrivato. >> pensò tra sé e sé.

    Si siede velocemente al suo banco e la ragazza accanto a lui inizia subito a parlargli, chiedendogli molto sfacciatamente se fosse lui il ragazzo nuovo che aveva subito un brutto incidente stradale che l'aveva fatto rimanere in coma per un mese intero, lui, stizzito,si innervosisce, perchè doveva ricordarglielo? La ragazza in questione si chiama Caroline,ed è...ipovedente, non l'aveva minimamente capito, guardandola non sembrava avesse nessun tipo di problema anzi era molto spigliata e senza peli sulla lingua.

    Lo prese il polso portandolo dagli altri suoi compagni nei banchi dietro presentandolo cerdano di farlo integrare e di fare amicizia con Samuel, Amy, Ryan e Sebastien detto Seby.

    Subito dopo Noah va dal maestro Sanders, per esibirsi con il violino.

    Intanto passa di lì Brian Walker, detto " il bastardo " il severo e giovanissimo maestro del conservatorio. Un talento che lo aveva portato così giovane ad essere già un direttore d'orchestra.

    Sente suonare dall'aula ed entra nella sala curioso di sapere chi stesse suonando così bene.

    << Ciao Brian >> Sanders saluta il suo vecchio allievo, non è sorpreso di vederlo lì, sicuramente ha capito già che il ragazzo ha talento.

    << Chi è? >> gli chiede Brian, sorpreso di vedere un ragazzo così bello suonare in quel modo, non poteva esistere tanto perfezione in quella stanza.

    << Lui è Noah Collins, è appena arrivato... >> sta per finire la frase ma viene interrotto dal maestro Walker che gli dice di portarlo nella sala Verdi dove avrebbe iniziato le prove a breve.

    Noah lo guarda in modo serio ma è anche incuriosito da quell'uomo, cosa mai poteva volere da lui che era appena arrivato?

    << Scusi signor Sanders, chi era quell'uomo? >> gli chiede Noah, curioso di sapere chi fosse quell'uomo dall'aria cupa e dall'incredibile fascino.

    << E' il maestro Walker, il bastardo >> risponde Mike Sanders sorridendogli e pensando che sicuramente l'aveva sentito nominare in giro.

    << (Il bastardo è quello di cui tutti parlano!) >> pensò stupito.

    Infatti già all'entrata della scuola aveva già sentito parlare di lui e anche nei corridoi. Tutti ne parlavano male, dicevano che era un tipo severo, scortese, che non trattava bene nessuno, insomma si sarebbe aspettato un uomo sulla cinquantina, grasso e con gli occhiali, non un tipo così bello e giovane. No non poteva pensarci, forse magari esageravano, non era davvero così cattivo pensò.

    Entrati nella sala d'orchestra Sanders e il suo ex-allievo parlano tra di loro di Noah. Sanders non è molto convinto della sua scelta ma Brian lo voleva nell'orchestra. Arrivato vede Samuel che lo saluta e nota che ci sono anche gli altri ragazzi che aveva incontrato prima.

    << Hei tu, sei davvero così bravo allora? >> esclama Seby.

    << Veramente mi chiamo Noah >> risponde infastidito Noah.

    << Io devo studiare, ho il compito di greco, pensate che faremo le prove o no? >> dice Julia, stufa di aspettare che Walker si decida a farli provare.

    Noah è contento che ci sia anche lei nell'orchestra, le piace molto.

    << Allora Noah, vediamo cosa sai fare! >> esclama Walker guardandolo dritto negli occhi.

    Noah, nonostante le chiacchere in sotto voce, non ne è spaventato, non ha timore. Sarà che comunque era sempre stato un tipo forte, che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, figuriamoci da un professore.

    << Stiamo preparando Brams, la terza sinfonia, la conosci? >> gli chiede.

    << Si, un pò >> risponde Noah, quasi strafottente, non prendendo sul serio Walker.

    << Come un pò? La sinfonia non si conosce, non è mica un vicino di casa. La sinfonia si conosce o non si conosce >> Walker cerca di contenere la rabbia provata in quel momento per quella risposta data da quel ragazzino. Come poteva aver suonato così bene e ora rispondergli in quel modo così superficiale?

    << Dai, prova. >> Brian cerca di rimanere calmo, vuole dargli un'altra possibilità e vedere cosa sapesse fare.

    << Dai su cosa cerchi il conforto? >> gli dice Marioni, curioso di vedere di cosa è capace.

    Noah è alquanto nervoso, non vuole fare brutta figura.

    << (Ecco è il solito ragazzo con la solita tecnica del cazzo... ha troppo talento e ci deve mettere l'anima, per forza, non può sprecare un talento come il suo) >> pensa Walker.

    << Va bene, va bene si sente che sei bravo tecnicamente. Io però della solita tecnica non ci faccio un bel niente >> dice il maestro rivolgendosi a Noah.

    Amy, che si è innamorata a prima di vista di Noah, lo guarda con aria rassegnata, sa che Walker inizierà ad urlare e a prendersela con lui. Non è giusto, nemmeno è arrivato che già lo tratta così?

    << Non me ne frega proprio un cazzo. Non mi devi dimostrare che sei bravo Noah, devi farmi vedere se hai del cuore, una parvenza d'animo c'è l'hai? >> gli chiede seccato Marioni avvicinandosi molto vicino a lui.

    Noah è nervoso, odia le persone che gli stanno addosso in quel modo, anche se si tratta del bel maestro Walker. Noah gli fa cenno di "sì" e Walker gli fa cenno di suonare di nuovo.

    << Smettila di essere qui, smettila! Smettila di suonare con questa precisa sicurezza! Vai, fatti trasportare dalla musica, staccati! >> gli fa pressione Walker girandogli intorno.

    Noah si inizia ad innervosire, si ha ragione, era davvero insopportabile. Cosa vuole da lui? Come può dirgli di suonare senza tecnica? Che vuole dire suonare con l'anima? Ormai la sua anima è distrutta, persa chissà dove. Ma che ne sa Walker di come si sente? Non sa niente di lui.

    << Staccati imbecille, non vedi che non ti porta da nessuna parte?! Staccati! >> esclama Brian il bastardo sempre più arrabbiato e infastidito.

    << Giuro che se non ti stacchi, col cazzo che ti prendo in questa orchestra! >> continua a dire Marioni.

    << Non me ne frega niente di lei e della sua orchestra! Non può insultarmi in questo modo! >> gli urla contro Noah, dimostrandogli di sapergli tenere testa.

    << Che hai detto ragazzino?! >>

    << Lei non sa nemmeno come mi sento io e cos'ho passato in questi mesi! >>.

    Tutti lo guardano stupiti, nessuno fino ad allora era riuscito a tenergli così tanto testa al maestro Walker.

    << E' vero, non lo so ma se sei stato scelto da questa scuola avrai un minimo di talento e voglio che tu me lo dimostri >> lo guarda serio Walker.

    << Ci proverò ma non le prometto niente >>.

    << Non ci devi provare, lo devi fare! >> gli urla contro Walker avvicinandosi a lui sempre di più.

    Marioni non sopportava la sua strafottenza, era il classico ragazzino con il talento ma che non si applica, peccato che fosse anche molto attraente. Questo lo tratteneva dal continuare ad insultarlo. Intanto Noah, preso di nuovo dai ricordi inizia a pensare alla madre ed all'incidente ed inizia a suonare meglio.

    << Va bene, un pò di vita l'hai messa, poca ma l'hai messa >> dice rassegnato Walker. Sicuramente quel ragazzo ha dei problemi, è meglio forse non insistere con lui.

    Lo fa provare con tutti gli altri, gli vuole ancora dare un'altra possibilità.

    << Nathan lasciagli il tuo posto >> dice Walker a quel ragazzo che fino a poco tempo fa aveva condiviso il letto con il suo.

    In quel periodo Walker si sentiva solo, aveva voglia di sesso e Nathan era stato lì a sua completa disposizione. Nathan si era innamorato quasi subito di lui mentre per Walker era stato solo sesso. L'avevano fatto poche volte, dopo un pò Marioni, visto l'attaccamento di Nathan, gli disse di smetterla di vedersi perchè si stava illudendo.

    Nathan ci rimase male ma non si rassegnò mai all'idea da allora, sperava che il maestro potesse cambiare idea un giorno. Sentiva come se quel ragazzo, Noah, gli volesse rubare il posto.

    << Maestro, perché? >> gli chiese Nathan seccato.

    << Voglio vedere come se la cava Noah al tuo posto, non discutere >> gli risponde freddamente Walker.

    << Ah Julia, credo che il tuo compito di greco domani non andrà bene. Si ti ho sentita, dicono che ho l'orecchio assoluto >> esclama Walker guardando Julia negli occhi. Odia quella ragazzina, vuole suonare nell'orchestra ma anche studiare in quel suo fottutissimo college. Non può fare entrambe le cose e lui questo gliel'ho aveva fatto sempre pesare. Vuole obbligarla a modo suo di lasciare la scuola.

    Intanto Caroline, seduta su una sedia, ha sentito tutto quello che si dicevano e si era divertita ad ascoltare quei discorsi. E' contenta che Nathan sia stato scartato e messo da parte, lo odia, se la tira troppo, sa tutta la storia tra lui e Nathan, diciamo che lo sanno tutti.

    Usciti dalla sala, Samuel inizia a raccontare di Connor a Noah, un ragazzo giapponese rimasto traumatizzato dal comportamento di Walker, tanto da aver avuto un crollo nervoso ed essere scappato durante un concerto. Noah è sempre più sconcertato, perché quell'uomo si comporta in quel modo? Come può essere così cattivo con tutti?

    Intanto Brian va nella sala professori, e poco dopo arriva la professoressa Debra Smith. I due sono amici, per così dire e lei lo conosce molto bene.

    << Cosa gli hai fatto? >> gli chiede la prof. Smith.

    << Non gli ho fatto niente. Voglio solo che imparino a suonare bene...lo faccio per loro. Non allevo cavalli zoppi, lo sai >> gli risponde Walker esausto.

    Debra lo guarda sorridendo, dicendogli che è diventato come il suo vecchio collega, il vecchio professore Castillo, sempre severo con tutti.

    << Jennifer gli ha augurato la morte, fino al diploma e anche dopo. E lo odiavi anche tu >> gli dice Debra.

    Anche sua sorella Jennifer sa suonare il violino come lui ma alla fine aveva deciso di aprirsi un negozio di abbigliamento.

    << Bè siamo sopravvissuti a Castillo ed è forse grazie a lui che siamo diventati anche dei musicisti migliori >> gli risponde Brian

    << Siete sopravvissuti perché vi abbiamo aiutati io e Sanders, questi ragazzi invece sono soli >> gli risponde a sua volta Debra.

    << Vuol dire che si aiuteranno tra di loro >> risponde Walker.

    Dopo la pesante giornata di scuola Noah finalmente torna a casa. E' stanco, non mangia neanche e va direttamente in camera chiudendosi dentro e facendosi una doccia calda per rilassare i muscoli tesi.Finita la doccia si sdraia sul letto mettendosi solo i boxer come indumento per dormire.Una cosa che fa sempre prima di dormire è quella di mandare un audio a sua madre, o almeno pensa che sia lei, ma purtroppo è solo un audio vuoto, inascoltato che non riceverà mai una risposta.



    Se volete continuare a leggere la storia andate qua (andate prima nei capitoli per vedere i personaggi): www.wattpad.com/story/199959586-notes-of-a-violin-yaoi-story
     
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