Koichi Onishi

La sua altezza rientra perfettamente nella media dei ragazzi della sua età; ha un fisico asciutto e tonico dovuto al suo perenne essere in movimento, correndo, saltando a destra e a sinistra e arrampicandosi dove può. L'agilità è uno dei suoi punti di forza e una qualità che l'ha salvato in parecchie situazioni. Ha un volto quasi infantile, caratterizzato da una lineamenti delicati, un nasino alla francese e occhi grandi e languidi di un verde chiaro molto particolare. Anche i suoi capelli, mossi e sempre disordinati, sono verdi.
Ha i buchi ad entrambi i lobi delle orecchie e all'orecchio destro anche tre buchi sulla cartilagine; predilige orecchini a fascetta, metallici di color grigio opaco o nero. Gli piacciono collane e braccialetti principalmente in cuoio o con ciondoli di metallo.
Il suo abbigliamento è principalmente sportivo pur tuttavia prestando attenzione alle mode del momento per imitare ciò che di esse gli piace.
Anche se ancora non lo sa è un kemonomimi, ovvero un umano con delle caratteristiche di animale.
Tali individui assumono l'aspetto kemonomimi completo o maturo soltanto quando, e se, incontrano la propria anima gemella.

Quando era piccolo viveva con il padre, la madre e la sorella maggiore Sakura (di sei anni più grande di lui) in un casale bifamiliare di campagna condiviso con lo zio materno e sua moglie.
Ha passato un'infanzia serena tra campi di granoturco, semine e raccolti, almeno fino al giorno in cui tutto cambiò. Aveva cinque anni, sua sorella undici, e una notte qualcuno entrò nella loro cameretta. Terrorizzato per paura che fosse l'uomo nero fece finta di essere addormentato e vide quell'uomo posare un pezzo di stoffa sul viso di sua sorella per poi salirle sopra, muovendosi e facendo cigolare impercettibilmente il letto. Non capiva e rimase immobile, finché non gli venne da starnutire. L'uomo allora si accorse che era sveglio e andò da lui. Era lo zio che gli sorrise affabile, rassicurandolo e dicendogli che ogni tanto sarebbe tornato per fare un massaggio speciale a sua sorella malata, ma perché funzionasse lui non avrebbe dovuto assolutamente dire la verità, per nessun motivo al mondo. Credette alle parole dello zio, assistendo una volta al mese, a volte due, agli abusi dell'uomo che si assicurava che la bambina dormisse ponendole un fazzoletto imbevuto di cloroformio sul volto.
Non durò a lungo perché dopo un anno la mamma e Sakura vennero coinvolte in un incidente automobilistico, morendo entrambe sul colpo.
Subito dopo l'incidente suo padre decise di trasferirsi in città, a Yokohama, per allontanarsi da quel luogo una volta felice che per lui ormai era saturo di morte.
Prima che si trasferissero definitivamente lo zio disse a Koichi che era stato davvero bravissimo a mantenere segreta la loro verità.