Matsuo Kazuma

Matsuo ha sempre cercato di passare inosservato tra la folla, eppure non ci è mai riuscito, anzi finisce spesso per trovarsi al centro dell’attenzione, e questa cosa lo disturba. È una persona timida e riservata, ma per il suo stare sulle sue viene spesso scambiato per un ragazzo altero, mentre in realtà è una persona molto umile e disponibile, sia con gli amici storici che con le persone appena conosciute. Tende a fidarsi troppo facilmente delle persone, e per questo più volte rimane deluso quando poi si rende conto di fare, per gli altri, più di quanto loro facciano per lui. Non è un gran compagnone: riesce ad essere simpatico e spigliato quando si sente a suo agio, ovvero quando ad esempio si trova al cospetto di un numero ristretto di persone, mentre quando ha a che fare con uscite di gruppo finisce per relegarsi sullo sfondo, buttando lì giusto qualche osservazione qui e là. È, inoltre, un tipo molto lunatico: il suo umore può passare da ottimo a sotto zero in un nano secondo, e questo anche senza un motivo apparente. Tende a rimuginare molto sulle cose, e questo finisce per ostacolarlo: anche quando vuole fortemente qualcosa cerca di pianificare il modo migliore per ottenerla, solo che nel frattempo qualcuno si è già fatto avanti e si è preso quello che lui voleva. È tendenzialmente solitario, e anche se la cosa il più delle volte non gli pesa spesso se ne colpevolizza: vorrebbe avere una propensione maggiore a stare in società, ma quando poi si sforza per farlo si accorge che non gli viene naturale e si demoralizza. Basta poco per buttarlo giù ma anche poco per tirarlo su di morale.

Ha fatto del suo hobbie principale anche il suo lavoro: disegnare è tutto quello di cui ha bisogno. Gli piacerebbe, un giorno, creare un manga tutto suo, ma in generale è anche contento di lavorare dietro le quinte, senza la pressione che deriva dall’avere un nome conosciuto in un determinato ambiente. Ha anche fatto un corso da tatuatore, e per un po’ ha aiutato nello studio di un amico, ma ha capito che preferisce disegnare su carta, dove può cancellare e ricominciare daccapo. Gli piace leggere di tutto ma deve trovare il momento e il posto giusto per farlo, e quando si sente ispirato scrive, per lo più storie brevi che poi finisce per cancellare appena le ha terminate. Gli piace andare in moto, ma non ha ancora avuto la possibilità di comprarne una tutta sua, e in generale guidare lo rilassa. Quando può gli piace spostarsi, scegliere una meta e andarci, anche e forse specialmente all’avventura. Colleziona orologi e occhiali da vista vintage - è un po' miope ma indossa gli occhiali solo quando è dell'umore - e gli piace armeggiare con le cose.

E' cresciuto solo con suo padre: sua madre è morta di parto insieme a sua sorella e da allora l’uomo non si è più risposato né ha frequentato altre donne con serietà; è stato un buon padre, per lui, anche se spesso assente per lavoro tanto che Matsuo ha imparato presto a cavarsela da solo. Aveva per fortuna la compagnia del suo vicino di casa e coetaneo, amico d'infanzia che poi è diventato il suo primo ragazzo. Matsuo ha sempre sospettato di essere omosessuale, e non si è mai fatto problemi quando ha capito di essersi innamorato del suo amico. Per quest’ultimo, invece, accettare di essere gay era impossibile, e infatti la loro relazione non è mai stata regolare. Spesso Kai – così si chiamava – finiva per tradirlo con altre ragazze, per poi tornare piangendo da lui. E Matsuo lo accettava perché lo amava. Sono andati avanti così per tre anni, poi però lui stesso ha messo fine alla relazione, soffrendo molto ma capendo che era la cosa giusta da fare. Dopo Kai, Matsuo ha avuto solo un’ altra relazione ma di breve durata, e visto che non sopporta i rapporti occasionali né gli incontri combinati non ha avuto molte esperienze. Molti suoi amici non sanno che è omosessuale, ma non perché lo nasconda, semplicemente perché preferisce non parlare di cose così personali. Per quanto riguarda la sua attività, Matsuo ha studiato a un’accademia di disegno, anche se la sua bravura l’ha acquisita per lo più da autodidatta, e ha iniziato a lavorare come assistente grazie ad alcuni contatti e agganci che era riuscito a crearsi proprio all’accademia. All’età di diciassette anni ha deciso di iscriversi a un corso di tatuatore, spinto anche da Kai che poi però ha deciso di accantonare l’idea. Il suo secondo ragazzo era proprio il proprietario dello studio presso cui ha lavorato per un po’, Takashi, e con il quale è rimasto in buoni rapporti di amicizia. Vive da solo insieme a un gatto nero, Sherlock, e a un lupo Cecoslovacco, Yumi: il primo è un randagio che era andato a rifugiarsi sul suo terrazzo durante un temporale, la seconda invece è stato un regalo di Takashi che non poteva più tenerla con sé. Arrotonda un po' lo stipendio facendo il dogsitter.