Sindaco omofobo rifiuta di sposare due gay

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    Il sindaco di Favria (TO) sceglie l'illegalità: "Nessuna unione gay e niente deleghe"

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    Di Giovanni Lombardo | Twitter:@giannielle1

    Serafino Ferrino, primo cittadino di Favria, un comune del torinese, si rifiuta di celebrare le unioni civili tra coppie delle stesso sesso, trincerandosi dietro un'inesistente obiezione di coscienza.

    Quella che vi raccontiamo è la storia di un sindaco che ha scelto di inoltrarsi nel terreno dell'illegalità e di abdicare al suo dovere: servire la comunità che rappresenta. Stiamo parlando di Serafino Ferrino, primo cittadino di Favria, comune di 5.200 abitanti in provincia di Torino che si è rifiutato di unire civilmente due ragazzi del Paese.

    Con il suo gesto, Ferrino ha rinunciato ad adempiere ai suoi doveri di sindaco, tenendo sotto scacco la cittadinanza con la sua bieca omofobia. Un caso gravissimo ed inedito di abuso di potere da parte di un amministratore locale sulle unioni tra omosessuali, perchè numerosi sindaci si sono espressi contro le unioni civili, annunciando il loro rifiuto di unire persone dello stesso sesso, però hanno assicurato il rispetto della legge Cirinnà mediante l'istituto della delega. Mentre in questo caso il primo cittadino di Favria non ha voluto chiamare nessuno per farsi sostituire.

    «Sono cattolico praticante, sono contrario alle unioni gay, ciò non ha nulla a che vedere con gli omosessuali, ma io credo che la famiglia sia fatta da un uomo e una donna per creare dei figli - spiega all'Adnkronos Ferrino,che aggiunge - non sposerò quei due ragazzi, non me la sento di andare contro a determinate convinzioni di natura etica. Perché un sindaco non può essere obiettore di coscienza?»

    I giovani adesso dovranno trovarsi un’altra sede a meno che non si accontentino del responsabile dell’ufficio anagrafe del Comune che può celebrare l’unione anche senza la delega del sindaco. La legge Cirinnà non prevede alcun tipo di obiezione di coscienza, circostanza ribadita anche dal Consiglio di Stato.

    Il Movimento 5 Stelle annuncia l'eventuale ricorso alla magistratura «per ripristinare una situazione di legalità e di rispetto dei diritti dei cittadini», chiedendo al sindaco «di riflettere sulle sue affermazioni e di celebrare questa unione”»



    Fonte: giannielle1.tumblr.com
     
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    Beh che dire....Se lui non ritiene di farlo, ma e'nei suoi compiti....E allora si dimetta da sindaco....Se e' ammessa la possibilita' che sia sostituito da qualcuno, senza impedire di fatto l'unione che e' LEGALMENTE finalmente consentita......Ed allora rispettiamo il suo punto di vista, e si faccia da parte senza tanti schiamazzi....In realta' mi sa che piu'che altro voglia farsi un po'notare...Mi dispiace per lui piu'che altro, perde un'occasione per arricchire se'stesso....Io certi ragionamenti bigotti e retrogradi non li riesco piu' ad ascoltare e sopportare
     
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1 replies since 27/9/2016, 08:31   67 views
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