La paura del coming out nel calcio

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  1. Hinarii
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    Un po’ di tempo fa ho scritto qualcosa riguardo il coming out, quest’oggi invece mi soffermerò sulla paura che hanno gli sportivi, nello specifico calciatori, nel dichiararsi pubblicamente... per diversi motivi e nella maggior parte dei casi i timori sono dovuti a quello che potrebbe accadere dopo.

    suU0dtk

    PERCHÉ CI SI NASCONDE?
    Non credo di poter spiegare bene il problema, visto che non posso nemmeno lontanamente il timore dei giocatori e considerando che non sono un'appassionata di questo sport. Proprio per questo motivo ho deciso di citare le parole Robbie Rogers – calciatore americano: “Nel calcio professionistico è impossibile dire di essere gay. Nessuno ci è riuscito, una volta fatto coming out è impossibile rientrare in quel mondo, è triste dirlo ma è così. Mi domando cosa sarebbe accaduto se avessi annunciato che sono gay continuando a giocare. Forse niente, forse i miei compagni del Leeds mi avrebbero dato una pacca sulle spalle e detto ‘bravo’. Ma i tifosi allo stadio non me l’avrebbero fatta passare liscia e nel calcio ho incontrato allenatori che dicevano, ‘non passare la palla come un frocio’, per cui sono certo che non sarebbe stato facile. Il mondo del calcio è pieno di gente molto in gamba e tanti calciatori sono persone di grande umanità. Ma può anche essere uno sport brutale che ti ferisce gravemente e ti distrugge. Forse molti dei tifosi non sono omofobi, ma credo che se avessi rivelato la mia omosessualità mentre ancora giocavo la cosa non sarebbe passata inosservata. Se avessi giocato bene, i fans e forse anche i media avrebbero notato che il calciatore gay gioca bene. Se avessi giocato male, sarebbe successa la stessa cosa e anche di più. Tutto avrebbe ruotato attorno alla mia omosessualità.”

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    UN COMING OUT... VELATO
    Un giocatore tedesco, in modo anonimo, ha dichiarato sulla rivista Flurer il suo orientamento sessuale: “Sono omosessuale, ma sono costretto a recitare ogni giorno. Se la mia sessualità diventasse pubblica non sarei al sicuro. Ma non so se sarò in grado di mantenere per tutta la carriera questa continua tensione fra il modello di giocatore eterosessuale e la possibile scoperta. Quasi nessuno ne parla, ma tutti devono saperlo. Non conosco nessun giocatore in tutto il campionato che abbia un problema di questo tipo. Certo, alcune situazioni come la doccia all’inizio mettevano a disagio sia me che loro. Ma non ho alcun interesse per altri giocatori e a un certo punto la cosa è diventata poco importante per tutti. Alla fine, nonostante la loro reputazione, i miei colleghi non sono ignoranti. Qualcuno potrebbe mai spiegare alla folla indignata prima della partita che i gay in realtà sono uomini assolutamente normali e poi scendere normalmente in campo? Inimmaginabile. Allo stadio o dopo la partita qualsiasi sciocchezza all’interno del gruppo sarebbe trasformata in un grande caso”.
    La Merkel, sebbene come personaggio non mi piaccia più di tanto, per una volta ha detto qualcosa che ho apprezzato: “Tutti coloro che si assumono il rischio e che hanno il coraggio devono sapere che vivono in un paese dove non c’è nulla da temere. È il mio messaggio politico. Possiamo dare un segnale forte: non abbiate paura”.

    los_angeles_galaxy

    CONCLUSIONE
    Bisognerebbe parlare di più di questo argomento nello sport, un sacco di persone hanno paura di dichiararsi perché facendolo, potrebbero rovinare la loro carriera per sempre. In alcuni casi si tratta di paure, anche se giustificate, in rari casi infondate: Robbie Rogers dopo aver fatto coming out ha deciso di ritirarsi dal calcio, ma per sua fortuna, dopo un paio di mesi, ha deciso di riprendere la sua carriera sportiva venendo ingaggiato da Los Angeles Galaxy.

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    Le abilità non dipendono certo dall'orientamento sessuale di una persona e se vivessimo in una società realmente civile fare coming out non sarebbe certo un problema. Ammiro il coraggio di chi riesce a farlo e sono solidale con chiunque vive ancora nel timore, sperando un giorno di riuscire a farlo.
     
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  3. Hinarii
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    No, se vivessimo in società realmente civile, il che è un'utopia purtroppo, non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare il coming out perché l'omosessualità sarebbe accettata da chiunque in questo pianeta, ahah.
     
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2 replies since 29/12/2014, 15:59   60 views
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